Dopo la notizia della presunta manipolazione “umana” di alcuni articoli di natura politica, Facebook mette fine alle polemiche con una nota.

 

Il social network ha deciso di intervenire modificando la funzione di selezione degli articoli di tendenza che, qualche mese fa, fece discutere dopo la denuncia di un ex dipendente di Facebook, che si occupava personalmente della manipolazione “umana” dei trending topic. Mark Zuckerberg e soci hanno così deciso di dare un taglio netto alla questione, puntando tutto sugli algoritmi. Automazione che sostituisce l’umanità è probabilmente lo scenario centrale del nostro e secolo e nessuno come Facebook lo rappresenta.

 

Del caso di manipolazione si è parlato in tutto il pianeta: ai repubblicani, infatti, aveva molto infastidito l’ipotesi che alcuni articoli sul loro leader Donald Trump fossero cestinati come spazzatura da una redazione non ben nota. Anche se all’epoca Zuckerberg aveva smentito l’ipotesi di una “manina” politica che interveniva sulle notizie, la comunicazione della decisione sembra avvalorare la tesi che l’ordinamento delle notizie sul social (dove si informano tantissimi utenti) sia diventato un problema anche politico e non solamente tecnico.

 

Per questa ragione, Facebook ha scelto gli algoritmi, grazie ai “feedback ricevuti all’inizio di quest’anno”:

Il nostro obiettivo è consentire che Trending raggiunga il maggior numero possibile di persone, e sarebbe difficile basandosi su una selezione degli argomenti di tipo manuale. Un processo più algoritmicamente guidato ci permette di scalare la funzionalità per coprire più argomenti e renderla disponibile a un maggior numero di persone nel mondo nel corso del tempo.

 

 

Facebook Trending tra novità e conferme

 

In parole povere, significa che la redazione umana è stata soppressa, mentre l’intervento manuale resta ma sarà limitato soltanto a garantire il rispetto delle linee guida. La prima novità di questo passaggio sarà l’autentica esaltazione degli hashtag collegati alle notizie di tendenza, dei quali il social visualizzerà costantemente il numero delle visite e dei mi piace.

 

Resta invece invariato il principio per cui ogni utente vede una versione personale e personalizzata dell’elenco, ovviamente a seconda dei propri interessi. I fattori determinanti sono sempre (più o meno) gli stessi: la posizione geografica, le pagine Facebook visitate e piaciute, i precedenti argomenti con la quale si è interagito e ciò che è trend a livello mondiale. Trending somiglierà quindi sempre più a Google News, con gli algoritmi che tenderanno a premiare i contenuti, mettendoli in alto nelle ricerche.