Il collettivo Anonymous Italia ha attaccato nei giorni scorsi i siti di alcune università italiane, in quella che viene definita “Operazione 5 novembre”, la settimana nera della sicurezza informatica.

 

Il 28 ottobre scorso la rete di hacker Anonymous è tornata a colpire siti e sistemi informatici delle istituzioni italiane. Con un video pubblicato su YouTube a nome delle sigle Anonymous Italia, LulzSec Ita e Antisec, gli hacker hanno promesso che fino al 5 novembre renderanno nota ogni giorno una nuova lista di servizi informatici di cui hanno preso il controllo, come forma di protesta verso il governo attuale.

Il 5 novembre è una data simbolica: proprio in questo giorno, infatti, si commemora la Congiura delle polveri del 1605, il complotto organizzato dall’anarchico Guy Fawkes ai danni del parlamento inglese e del re Giacomo I d’Inghilterra. La vicenda del cospiratore, identificato con la stessa maschera che usa Anonymous nei suoi video, è raccontata nel fumetto V per Vendetta (e nell’omonimo film).

 

 

La prima lista di siti già violati, dai quali sono stati trafugati i dati sensibili degli utenti e messi on line, è questa:

  • campuslatina.it
  • campus.rieti.it
  • izsmportici.it
  • dis.uniroma1.it
  • agraria.unimi.it
  • fisica.uniroma2.it
  • fisgeo.unipg.it
  • art-roma.it
  • univrmagazine.it
  • centroservizidateneo.it
  • manageweb.ict.uniba.it
  • unicz.it
  • ombudsman.marche.it.

Almeno uno dei bersagli, quello dell’Università degli Studi di Verona, è stato defacciato, cioè modificato graficamente per mostrare delle immagini scelte dagli hacker al posto del contenuto originale del sito.

 

Univerona hackeraggio Anonymous Italia

 

Il collettivo di hacker non è nuovo ad attacchi a siti istituzionali come quello del novembre 2017, quando sono stati prelevati i dati personali relativi a persone attive presso il ministero dell’Interno, il ministero della Difesa, la Marina militare, Palazzo Chigi e presso il Parlamento europeo.

A febbraio, Anonymous ha colpito i siti della Lega e di Salvinipremier lanciando un monito: «Noi siamo vigili, noi non dimentichiamo la storia, e vi staremo col fiato sul collo ogni qualvolta voi continuerete con la vostra malafede. Avete voluto usare la rete, sena nemmeno comprendere cosa fosse, ma tutti i nodi prima o poi vengono al pettine e noi siamo qui ad aspettarvi».

 

Gli attacchi nel mese della sicurezza informatica

Gli attacchi di Anonymous Italia arrivano proprio a fine ottobre, mese della sicurezza informatica e della campagna ECSM (European Cyber Security Month) dell’Unione Europea. La campagna ha l’obiettivo di promuovere tra i cittadini la conoscenza delle minacce informatiche e dei metodi per contrastarle, per cambiare la loro percezione di cyber minacce e fornire informazioni aggiornate in materia di protezione cibernetica e sicurezza informatica.