Concorrenza in aumento, poca monetizzazione e dati scarsi: ecco perché Snapchat non è così popolare tra i marketer.

 

Dopo la quotazione in borsa di Snapchat, il mondo del web marketing si è lanciato in una frenetica ricerca per capire quale possa essere il futuro del social. Da una di queste indagini (ossia quella realizzata da RBC Capital Markets), sembra che il fantasmino non sia molto popolare tra gli addetti al marketing.

 

Tra i 1.600 marketer intervistati, solo il 40% si è detto interessato a lavorare su Snapchat (Instagram, per esempio, ha raccolto il 65% dei consensi), dato che va in controtendenza rispetto all’attenzione che la piattaforma ha ottenuto da parte di numerose aziende. Inoltre, su una scala da 1 a 8, i servizi di Snapchat hanno ricevuto una valutazione media di 3.43, contro il 6,98 o il 6,72 di Google e Facebook.

 

Ma a cosa è dovuta questa poca considerazione per le capacità di Snapchat come mezzo pubblicitario? La risposta può essere trovata in 3 aspetti chiave.

 

La competizione è in aumento

 

Snapchat ha conquistato utenti e aziende grazie alla novità dei suoi strumenti. Tuttavia, dopo la massiccia introduzione di funzioni simili a quelle del fantasmino all’interno di Instagram, Facebook e Messenger,  sembra che Snapchat sia costretto a trovare qualcosa di nuovo per poter rappresentare davvero un canale alternativo.

 

Dove sono i ricavi?

 

A differenza di Snapchat, Facebook e Google si sono resi appettibili agli inserzionisti attraverso servizi di annunci diversificati, diretti e, cosa più importante, capaci di convertire.

 

Una suite poco sviluppata e possibilità di conversione tutt’altro che chiare sono i principali punti a sfavore di Snapchat agli occhi di chi vuole sponsorizzare i propri prodotti e servizi.

 

Mancano i dati

 

I dati e gli insight sono una delle condizioni indispensabili per poter sviluppare una strategia efficace. Una piattaforma che non fornisce indicatori di performance utili non è un grande affare. E questo è il caso di Snapchat.

 

Il servizio, infatti, offre semplicemente una panoramica sul tasso di apertura delle storie, sulla loro durata e sul numero di screenshot fatti dagli utenti, con la possibilità di fare un confronto con gli altri brand. Mancano invece dati relativi al pubblico e al suo comportamento.

 

Le metriche di Snapchat

 

 

Snapchat è quindi destinato al fallimento? Fare previsioni di questo tipo è impossibile ed errato, visto che il social continua ad attirare un enorme bacino di utenze (per lo più giovani). È chiaro che la piattaforma non ha ancora un “armamentario” come quello della concorrenza, ma è probabile che corra presto ai ripari, specialmente ora che iniziano ad emergere le lacune che le potrebbero impedire di affermarsi come canale di riferimento per il social media marketing.