Big G smetterà di analizzare le conversazioni sugli account Gmail per mostrare la pubblicità. L’obiettivo è tranquillizzare gli utenti business.

 

Le email trasmesse da Gmail vengono scansionate da un software per acquisire informazioni sugli utenti al fine di personalizzare la pubblicità.

Google lo aveva ammesso nel 2013, dichiarando: “chi usa il servizio di posta dà il consenso implicito al trattamento automatizzato delle proprie e-mail”.

 

L’annuncio a sorpresa

 

L’analisi delle email non viene applicata sugli account business (a pagamento) che utilizzano G Suite, ma dopo la conferma di Google le aziende temono comunque per la privacy delle loro conversazioni.

Con un post sul blog ufficiale, Google annuncia di voler rimuovere la scansione automatica per tutti gli account, al fine di “allineare i servizi di posta elettronica per utenti consumer e business”.

 

Dunque il software smetterà di scandagliare le email di 1,2 miliardi di utenti consumer per scopi pubblicitari. L’aggiornamento avverrà entro la fine del 2017.

Le email continueranno ad essere analizzate, ma solo per questioni di sicurezza, per filtrare messaggi di phishing, hackeraggio e spam.

 

Questo non vuol dire niente pubblicità

 

Questo non significa che Google smetterà di raccogliere i dati anche sugli altri strumenti della piattaforma, ma almeno non cercherà più informazioni e preferenze nelle conversazioni private degli utenti.

La pubblicità personalizzata continuerà ad esserci, ottenendo le preferenze dal motore di ricerca Google, dalle ricerche su YouTube e mentre utilizziamo le diverse funzionalità del browser Chrome e delle app mobile.

 

Il vero obiettivo non è la Privacy

 

La pratica di analizzare le mail personali degli utenti aveva già causato problemi a Google: nel 2015 la società veniva accusata perché infrangeva la legge federale americana sulla privacy.

In quell’occasione, Google si limitò ad apportare modifiche tecniche al software, per evitare che la scansione avvenisse prima ancora che il messaggio giungesse all’utente.

A distanza di 2 anni, la società rivede totalmente la sua posizione, per rassicurare gli utenti sul trattamento della privacy, ma soprattutto per rendere più allettante la piattaforma business per aziende e professionisti.