Tra le app, il 55% degli introiti è generato da annunci video. Di questi, il 31% è rappresentato dal video advertising.

 

 

Come fanno i grandi sviluppatori di app a monetizzare i propri prodotti e coinvolgere il pubblico? Secondo una ricerca di AdColony, la chiave è negli annunci, in particolare il video advertising. Infatti, ben il 55% dei guadagni dalle app mobile deriva dai banner, con i video che rappresentano il 31% del totale. Una cifra importante, superata unicamente dagli acquisti in app, i quali pesano per il 39%.

 

Alla base di questa capacità di monetizzazione c’è sicuramente il rispetto per l’esperienza d’utilizzo degli utenti. Non a caso, l’87% degli intervistati afferma che gli annunci più efficaci siano i rewarded video ads, un formato che permette agli utenti di ricevere una ricompensa dopo aver visualizzato l’annuncio. Il trend è particolarmente consolidato tra le applicazioni di gioco.

 

La capacità di monetizzazione dei video è confermata anche dalla fiducia degli sviluppatori, che ancora una volta scelgono gli annunci ricompensati come principale metodo, seguito dagli acquisti in app e dai video interstitial.

 

Il video advertising funziona… se fatto bene

 

Per quanto efficace sia, la pubblicità video, come tutte le cose, necessita di essere svolta con criterio e strategia. Inondare le applicazioni di video, per esempio, rischia di compromettere irrimediabilmente l’esperienza degli utenti. Gli annunci ricompensati, forse, potrebbero essere più tollerati, ma il pericolo di saturazione rimane.

 

Altro aspetto importante è la corrispondenza tra i video mostrati e il tema dell’applicazione: un utente che utilizza una determinata app avrà interessi definiti ed è in base a quelli che bisognerebbe sviluppare i contenuti del video. Vedere una pubblicità poco rilevante e inutile può infastidire le persone e annullare l’efficacia del formato video.