Aggiustare il linguaggio, pulire il database e regolare gli invii sono le cose migliori che puoi fare per la tua campagna di e-mail marketing.

 

 

Lo sai che le tue e-mail possono anche avere i migliori contenuti e presentare le migliori offerte, ma se non convincono immediatamente le persone, finiranno dritte nella casella dello spam? Il motivo è semplice: ogni giorno siamo bombardati da centinaia di messaggi, molti dei quali fastidiosi e ingannevoli. Ormai le persone hanno imparato a riconoscere tali messaggi da caratteristiche ben precise e se qualched’una di esse appare nelle tue mail, è la fine.

Come fare ad evitare che questo succeda e rovini la tua strategia di e-mail marketing? Vediamo quali sono gli errori che possono fare di te uno spammer e come risolverli.

 

1. Attenzione al linguaggio

Titoli e intere frasi in maiuscolo, uso scorretto dei punti esclamativi, eccesso di parole trigger: un’e-mail spam si riconosce già da com’è scritta. Ecco perché è importante tenere un linguaggio e una grafica puliti, consoni al tipo di pubblico al quale ci rivolgiamo e con contenuti chiari.

 

2. Non sparare nel mucchio

Un metodo sicuro per fare si che la nostra e-mail venga ignorata è mandarla ad una persona alla quale non interessa. La targettizzazione dei messaggi, infatti, gioca un ruolo fondamentale. Secondo MailChimp, le campagne di e-mail marketing che ricorrono a segmenti di pubblico precisi ottengono:

  • 15% in più di clic
  • 14% in più di aperture

 

Dopotutto, se tu fossi un direttore di banca e ricevessi una mail in cui ti viene proposto un prestito, quanto tempo ci metteresti a cestinarla?

 

3. Tieni pulito il database

Per evitare di sparare nel mucchio, devi avere bisogno di un database di indirizzi in buone condizioni. Ricorda, una banca dati di questo tipo non si mantiene molto a lungo: in media, essa ha un tasso di deterioramento del 40% all’anno. Questo vuol dire che, tra un anno, quasi la metà del tuo database non sarà più valida.

Perciò, per essere sicuri di recapitare le mail ai giusti destinatari, è fondamentale aggiornare e controllare costantemente le liste, ripulendole da eventuali indirizzi invalidi o duplicati e aggiungendovene di nuovi.

 

4. Non esagerare

Una mail al momento giusto è efficace. Troppe mail, invece, non solo rischiano di farti passare per uno spammer, ma anche per uno stalker. Giusto per farti qualche esempio, secondo alcune ricerche:

  • il 66% delle persone si cancella da una mailing list a causa delle troppe mail ricevute
  • il 37%, dopo essersi cancellato, risponde negativamente ai successivi messaggi del brand
  • il 27% arriva a smettere di usare i prodotti o i servizi di tale brand

 

Come vedi, i rischi sono grandi. Perciò, assicurati di mandare le tue mail in occasioni che sono davvero importanti e utili per il pubblico, senza esagerare nelle pubblicazioni.

 

5. Attento a cosa compri

Molte aziende acquistano pacchetti di mailing list, ma questa è una strategia molto pericolosa. Innanzitutto, si rischia di non avere un database ben targettizzato (vedi punti 2 e 3); poi, questa pratica può portare ad una penalizzazione dell’indirizzo IP: attraverso l’uso di sistemi “hoeypot”, è possibile analizzare l’attività di un indirizzo e, nel caso, classificarlo come spammer, facendo finire la sua mail direttamente nella posta indesiderata.

 

6. Non trattenere nessuno

Non c’è nulla di peggio di ricevere continuamente messaggi senza avere la possibilità di interromperli. Se un utente non è più interessato ai tuoi aggiornamenti, ma non sa come fare a non riceverli più, molto probabilmente inizierà a valutare negativamente la tua azienda.

Ricordati di inserire in ogni mail un form che permetta di cancellarsi dal servizio di newsletter: senza questa possibilità, le probabilità che l’immagine del tuo brand ne esca danneggiata è alta.

 

Ora sai cosa fare e cosa non fare per convincere gli utenti che non sei uno spammer. Se hai bisogno di altri consigli su come inviare mail efficaci e di qualità, scopri il nostro servizio di e-mail marketing.