Buona parte delll aziende non ha misure di difesa per la cybersecurity del mobile, mentre la minaccia è destinata a crescere.

 

 

Con la diffusione degli smartphone e del BYOD (Bring Your Own Device), la cybersecurity passa sempre di più dal mobile. Non a caso, un numero sempre più crescente di attacchi informatici è rivolto a telefoni e tablet, con l’obiettivo di accedere a dati personali, database e server aziendali. Ma qual è esattamente il livello di sicurezza di questo segmento?

A dircelo è una ricerca di Dimensional Research, che ha coinvolto 410 addetti alla sicurezza. Il risultato è stato che:

  • Il 64% non pensa che la propria azienda possa prevenire le minacce
  • Il 20% ha già subito un attacco via mobile
  • Il 24% non riesce a stabilire se i dispositivi dei dipendenti abbiano subito violazioni

 

Oltre ad avere scarse misure contro queste evenienze, le aziende pensano che le minacce possano essere sempre maggiori. Infatti, il 94% ritiene che gli attacchi diventeranno più frequenti durante il prossimo anno; ciononostante, solo il 38% ricorre a soluzioni diversificate dagli strumenti di Enterprise Mobility Management.

 

Le basi della sicurezza mobile

 

Al fine di rendere davvero sicura la rete di dispositivi mobili presenti in azienda, ogni realtà dovrebbe impostare una prassi per la corretta configurazione di smartphone, tablet e altri strumenti come gli smartwatch. Ovviamente, questa procedura dovrebbe essere accompagnata da un secondo controllo, per assicurarsi che l’operazione sia sta effettivamente completata.

Inoltre, è fondamentale disporre di sistemi centralizzati che permettano di controllare il flusso dei dati, di disporre di rigidi criteri di autentificazione e di gestire tutti gli aggiornamenti e le applicazioni.