Il 35% delle aziende non dispone esperti in cybersecurity. Una grave lacuna per la protezione dei dati e dei sistemi.

 

 

Anche se le minacce informatiche sono in aumento e la richiesta di sistemi di protezione è sempre maggiore, alle aziende continua a mancare un tassello fondamentale del sistema di sicurezza: gli esperti di cybersecurity. Secondo il nuovo report di Gartner solo il 65% delle imprese e delle organizzazioni dispone di uno specialista in questo ruolo.

Questa lacuna lascia un vantaggio enorme agli hacker e ai cyberciminali, i quali sono alla costante ricerca di nuove metodologie e nuovi strumenti per effettuare il furto di dati e informazioni aziendali. Senza una figura capace di comprendere le situazioni di pericolo e monitorare il cambiamento delle minacce, le aziende non sono in grado tenere il passo con le attività dei cybercriminali e di sviluppare correttamente i propri sistemi in modo da difenderli dalle nuove tecniche.

 

Il budget da solo non basta

 

Delle aziende intervistate, il 35% ha dichiarato di aver investito in diversi aspetti della cybersecurity, mentre un altro 36% sta sperimentando o attuando investimenti. Tuttavia, senza una figura capace di creare un approccio basato sul rischio, tale impiego del budget risulta poco efficace.

Con le minacce che si fanno sempre più diversificate e imprevedibili, investire in strumenti specializzati senza avere una strategia e una corretta visione alle spalle rischia di rivelarsi uno spreco di denaro, oltre che un pericolo per la sicurezza informatica dell’azienda.

Sempre secondo il sondaggio, il 93% delle realtà con le migliori prestazioni hanno strutturato un’organizzazione flessibile e altamente adattabile: questa flessibilità spesso ruota intorno alla presenza di uno specialista, il quale, nei casi più virtuosi, viene scelto attraverso sistemi di reclutamento e/o formazione in linea con i nuovi scenari della sicurezza informatica.