Se siete anche voi tra le vittime del black-out informatico che la scorsa settimana ha lasciato a piedi le comunicazioni di mezza Italia, sappiate che dietro al crash di Wind-Infostrada e Libero si cela un attacco hacker.

Il black-out, protrattosi per più di 4 ore in tutto il Paese, ha danneggiato seriamente grosse aziende e piccoli lavoratori, i quali hanno immediatamente chiesto un Bonus di risarcimento per i danni avuti.

Il pesante attacco hacker forse mirato direttamente alla sezione Libero Mail potrebbe essere il fulcro dell’attacco. Scelta non casuale, dato che ogni giorno milioni di persone si affidano al portale per comunicazioni private in cui girano dati di carte di credito, conti bancari, account PayPal e altro ancora.

Secondo alcune fonti, l’attacco hacker avrebbe mirato al portale, ma avrebbe poi mandato in tilt tutto il sistema di reti e ripetitori anche per il Mobile.

La Wind per ora risponde dicendo che alzerà le difese sviluppando una rete di protezione di programmatori anti-hacker per tutelarsi da eventuali altri attacchi.

COME CHIEDERE IL RIMBORSO

Il Codacons ha ufficialmente chiesto all’azienda di risarcire gli utenti con un accredito di cinque euro nella prima fattura utile. Per ottenere il rimborso è necessario aver fatto la segnalazione chiamando ilservizio clienti Wind al numero 155 oppure inviando una lettera all’indirizzo Wind Telecomunicazioni S.p.A. – Casella Postale 14155 – Ufficio Postale Milano 65 – 20152 Milano.

In alternativa, si può utilizzare il proprio profilo Twitter inviando scrivendo a @WindItalia.

Il rimborso che gli utenti potranno ottenere ammonta a cinque euro, come ha stabilito l’Agcom in esecuzione della delibera 124/10/cons.
Seil black-out Wind Infostrada ha provocato maggiori danni, è necessario agire in via privata con l’ausilio di un legale dimostrando in modo dettagliato i danni che il disservizio Wind Infostrada ha causato.