Un studio di Ctera Networks evidenzia come le strategie aziendali per la protezione dati non siano allineate alle nuove esigenze del cloud computing.

 

Nonostante le aziende proseguano a ritmo sostenuto nella migrazione dei flussi di lavoro verso il cloud, la protezione delle applicazioni e dei server non si è evoluta abbastanza per rispettare le corrette esigenze di ‘business continuity’ e disponibilità dei dati. È ciò che emerge dalla ricerca della società specializzata Ctera Networks, in cui possiamo notare come le strategie aziendali per la protezione dei dati spesso non siano allo stesso livello della modernizzazione informatica.

 

Il report studia le strategie per la protezione dati di 400 decision maker e specialisti IT di imprese di Stati Uniti, Germania e Francia che si avvalgono del cloud. Lo studio analizza poi i pro e i contro delle attuali strategie di backup ed esamina l’impatto che hanno queste pratiche di backup inadeguate sulla “business continuity”.

 

 

Sempre più imprese scelgono il cloud

 

Dallo studio si nota chiaramente come le aziende si stiano spostando molto rapidamente verso il cloud, con l’obiettivo di ottenere benefici dal punto di vista dell’efficienza, della scalabilità real time e del risparmio costi. Il 67% delle aziende sceglie il cloud per il deployment, mentre il 54% delle aziende sta adottando una strategia ibrida, che si avvale sia di servizi on-premises che del cloud.

 

Nonostante questo, “due aziende su tre – chiarisce in una nota Ctera Networks –  sono completamente o abbastanza d’accordo nel ritenere che ci sia meno attenzione verso il backup delle applicazioni nel cloud, a causa dell’errata convinzione che il cloud sia intrinsecamente resistente. Ciò non sorprende, considerando che il 62% delle aziende assegna ai cloud provider la responsabilità di eseguire il backup delle applicazioni che girano sulle loro piattaforme”.

 

 

Nuove strategie cloud e tool troppo obsoleti per proteggerci

 

Da queste preoccupazioni nasce l’esigenza di definire immediatamente una corretta strategia cloud: oltre un terzo del campione intervistato afferma infatti che una possibile perdita di dati nel cloud risulterebbe ben più catastrofica rispetto a un crash del proprio data center.

“Lo spostamento delle aziende dai data center tradizionali ha riscritto le regole del gioco per quanto concerne la protezione dei dati nel cloud – afferma Donato Antonangeli di Ctera – Con le aziende che adottano strategie cloud e multi-cloud, i tool di backup tradizionali diventano assolutamente insufficienti. La nostra ricerca mette in luce le principali sfide e considerazioni inerenti la protezione dei dati per le aziende, che ricercano soluzioni semplici, efficienti e automatizzate per proteggere le proprie applicazioni critiche basate su cloud”.