La capacità umana di gestire le relazioni con le altre persone può essere un’arma in più per chi fa Digital Marketing.

Tutti, anche i più asociali, sentono il bisogno, grande o piccolo, di socializzare. Non possiamo farci nulla, è la nostra “intelligenza sociale”, un termine coniato dallo psicologo Edward Thorndike che indica la nostra capacità di capire e gestire le altre persone con interazioni social adattive.

Si tratta quindi della nostra inclinazione a conoscere noi stessi e gli altri, relazionarci con loro, costruire rapporti e navigare le situazioni sociali.

L’intelligenza sociale e il marketing

Cosa centra questa umanissima inclinazione con le strategie che usiamo ogni giorno sul Web? Semplicemente tutto! Basti pensare che, anche nell’era delle mail, dei messaggi e dei social network, il 42% delle persone ancora preferisce un’interazione personale.

Capire le persone

Applicare l’intelligenza sociale vuol dire innanzitutto comprendere i nostri clienti, le loro personalità e i loro interessi, così da adattare le nostre azioni nei loro confronti, siano esse post sui social o l’esperienza di utilizzo su un sito.

Dopotutto, è come nella vita reale: ogni persona è diversa e un gesto o una parola che possono fare felice qualcuno, possono dare fastidio a qualcun altro.

Più capiamo i nostri utenti, più siamo in grado di offrire loro una comunicazione personalizzata ed efficace.

Qualche esempio di intelligenza sociale sul Web

ASOS, il colosso britannico, si rivolge sia al mercato UK che a quello USA, che sono piuttosto diversi. Usando l’intelligenza sociale, ha appurato che:

  • Molti dei clienti britannici sono studenti e la loro attività è maggiore nel tardo pomeriggio e alla sera, nel dopo scuola.
  • I clienti americani parlano spesso di eventi e celebrità.

Grazie a questi dati, ASOS ha aggiusta la propria attività per le due fan base, aumentando il customer care in certe fasce orarie per il mercato UK e creando collaborazioni importanti da usare sui canali USA.

Tutta una questione di adattamento

Sempre più spesso parliamo di personalizzazione del marketing, di User Experience, di marketing neuronale, ma alla fine tutto si riduce all’intelligenza sociale: capire gli altri, a volte imitarli, per riuscire convincerli.

Ma come sviluppiamo l’intelligenza sociale verso gruppi di persone che non conosciamo? Con i dati, raccogliendoli, analizzandoli e adattando ad essi le strategie di marketing.