Le aziende europee non sono in grado di far fronte agli attacchi informatici: da Bruxelles arrivano dati preoccupanti sulla cybersecurity.

 

4.000 attacchi di ransomware al giorno, 8 aziende su 10 che hanno sperimentato almeno un incidente sulla sicurezza informatica: questi numeri preoccupanti sono stati diffusi dalla Commissione Europea, nel corso dello European cybersecurity month. La campagna, in programma durante tutto il mese di ottobre, ha lo scopo di promuovere tra i cittadini europei la conoscenza delle minacce informatiche, dei metodi per contrastarle e per dare informazioni aggiornate in materia di protezione e sicurezza informatica.

 

Sicurezza informatica e piano UE

L’Europa si prepara a varare il progetto di una European cybersecurity agency per aiutare gli Stati membri a difendersi dai pericoli del web. Il punto di partenza è la proposta sulla cybersecurity dal titolo Resilience, deterrence and defence: building strong cybersecurity for the Eu, illustrata dal presidente della commissione Jean Claude Juncker nel corso del discorso sullo Stato dell’Unione. In Italia a promuovere gli appuntamenti è Clusit, Associazione italiana per la sicurezza informatica.

 

Il documento prevede diverse misure:

  • il conferimento di più poteri e responsabilità all’Enisa (European network and information security agency), affinché possa anche coordinare gli Stati membri, fornendo loro assistenza e conducendo esercitazioni annuali per testare il livello di protezione dei Paesi Ue;
  • lo sviluppo di un Piano comune (Blueprint) di risposta in caso di attacco su larga scala;
  • la costituzione di un nuovo Fondo Ue per i cyberattacchi (simile al Fondo di solidarietà utilizzato per i disastri naturali) che copra i costi di azioni di risposta d’emergenza;
  • l’istituzione di un sistema di certificazione Ue che garantisca una sicurezza informatica verificata, per le infrastrutture, gli oggetti elettronici e servizi come email o cloud, con standard validi in tutti gli stati membri;
  • la creazione di una rete europea di centri di eccellenza, con un Centro Ue di ricerca sulla cyber sicurezza per lo sviluppo di pratiche e nuove tecnologie.

 

La campagna promossa dall’UE prende il via quest’anno nel nostro Paese proprio dall’analisi dei dati più recenti sui crimini informatici sviluppata nella nuova edizione del Rapporto Clusit 2017, che è stato presentato il 4 ottobre al Security Summit Verona 2017.

 

Sappiamo che il cybercrime non è più solo un problema informatico, ma riguarda tutta la sfera sociale, culturale e perfino emotiva di ogni singolo individuo. Quando parliamo di sicurezza cyber parliamo di una responsabilità condivisa. Per questo mettiamo in campo tutte le nostre risorse, la conoscenza e le esperienze positive, fino ai possibili collegamenti con istituzioni nazionali ed europee, con il supporto di oltre 200 docenti ed esperti che hanno fino ad ora aderito alla campagna ECSM 2017, per accrescere a tutti i livelli la cultura della sicurezza informatica nel nostro Paese.

ha dichiarato all’Ansa Paolo Giudice, segretario generale Clusit.