Facebook ha iniziato un’azione legale contro alcune aziende cinesi per la vendita di like e follower falsi.

Se pensavate che l’eliminazione da parte di Instagram degli account fake fosse un caso isolato, allora vi sbagliavate: dopo che le autorità di New York hanno definito illegale la vendita di profili e like fasulli, Facebook ha annunciato un’azione legale contro alcune compagnie.

Il social ha denunciato 4 compagnie e 3 persone, tutte cinesi, per aver venduto profili e like finti non solo su Facebook e Instagram, ma anche su altri provider, come Amazon, Apple, Google, LinkedIn e Twitter.

Un messaggio forte

La grossa svolta dietro a questo gesto è data dal fatto che Facebook non si è limitato a bannare i provider dalla piattaforma, ma è ricorso a vie legali, portando la lotta ai profili falsi ad un nuovo livello. Questo grazie anche alla decisione citata in precedenza, la quale apre la strada per i social network verso misure più drastiche.

Ma cosa dice esattamente l’azione legale? Zuckerberg ha chiesto che la corte impedisca alle persone e alle compagnie citate di:

  • Creare e promuovere la vendita di account, like e follower finti su Facebook e Instagram
  • Violare il copyright dei propri marchi
  • Ricorrere al cyber squatting sfruttando il nome di Facebook, ossia creare domini contenenti la dicitura Facebook per veicolare i propri contenuti

Non solo Facebook

Oltre a Instagram e Facebook, anche altre piattaforme si sono mosse per contenere il problema degli account falsi. In particolare, Twitter si è mosso per eliminare ogni profilo finto, ridefinendo le sue metriche di performance.

Di sicuro, l’esito dell’azione legale sarà fondamentale per spingere gli altri social a prendere posizioni ancora più dure.