La Banca centrale irlandese ha autorizzato Facebook ad emettere moneta elettronica, aprire depositi e trasferire denaro nell’Unione Europea.

 

Facebook ha ottenuto dalla Banca centrale irlandese la licenza e-money: ora può diventare un emittente di moneta elettronica, offrendo agli utenti la possibilità di trasferire soldi nello stesso Paese e tra nazioni diverse e depositarli. Tutto questo sarà possibile grazie ad una società sussidiaria, il cui nome non è stato ancora svelato.

Negli Stati Uniti Facebook può già contare su un sistema interno di micro pagamenti, operazioni che avvengono gratuitamente tramite Messenger e con la partnership di aziende come PayPal. Per inviare soldi a un amico è sufficiente aprire l’app, selezionare l’icona con il simbolo del denaro, digitare la cifra e scegliere la carta, che è associata all’invio.

 

 

Come funzionerà la “banca” di Facebook

Con il via libera irlandese ora Facebook può spingersi più in là e costruire in Europa una sua offerta finanziaria. Gli utenti potranno trasferire soldi oppure depositarli su Facebook: ciò equivale ad avere un vero e proprio conto corrente, una cosa molto diversa dall’avere un “borsellino” per fare acquisti di beni su internet. Infatti l’account Facebook potrà essere utilizzato per fare acquisti online o trasferire soldi elettronici: tutto questo senza bisogno di chiedere l’autorizzazione ai singoli Paesi.

Facebook potrebbe lanciarsi nel settore dei trasferimenti all’estero, un business con numeri incredibili. Nel 2015, i lavoratori stranieri hanno inviato nei loro Paesi una cifra come 583 miliardi di dollari. In alcune nazioni in via di sviluppo, questi soldi sono responsabili di quasi il 30% del prodotto interno lordo!

 

 

Le preoccupazioni degli utenti

Ora bisognerà vedere se gli utenti daranno fiducia ancora una volta a Zuckerberg: pare che finora solo il 10% dei consumatori statunitensi utilizzi il sistema di pagamento interno di Facebook, anche e soprattutto in virtù della propria sicurezza e privacy.

La strada per “diventare una banca” comunque è tutt’altro che facile da percorrere: già qualche tempo fa Facebook provò a cimentarsi nel mondo del credito con Credits, un sistema di moneta elettronica per le transazioni in-app che risultò fallimentare e che costrinse il social a ritornare sui suoi passi, sostituiendo la sua moneta con le valute correnti nei diversi Paesi in cui il social era allora attivo.