In fase di test a Menlo Park una modalità di verifica dell’identità basata sul riconoscimento facciale.

 

Chissà che l’idea del riconoscimento facciale non sia venuta a Zuckerberg dopo che anche Apple ne ha presentato le funzionalità per il nuovo iPhone X. Con molta probabilità il team di Menlo Park ci stava già lavorando da tempo, almeno secondo quanto riportato da TechCrunch: il riconoscimento facciale di Facebook servirà ad accedere al social, ma solo come “meccanismo estremo”, dopo che un eventuale tentativo di recuperare l’accesso tramite l’autenticazione a doppio fattore non sia andato a buon fine.

La società dichiara che la funzione sarà disponibile come opzionale e possibile solo sui dispositivi che gli utenti hanno già utilizzato in passato per accedere ai diversi profili. Quello del riconoscimento facciale è un passo, ha spiegato un portavoce, insieme all’autenticazione a due fattori tramite sms, utile a incrementare la sicurezza degli account e permettere agli utenti di confermare facilmente la loro identità.

Per consentire agli utenti l’accesso con riconoscimento facciale, Facebook non potrebbe in alcun modo utilizzare le informazioni memorizzare nell’iPhone o in altri smartphone che in futuro supporteranno la funzionalità. Quindi dovrà effettuare una sua scansione, confrontandola ogni volta che l’utente ha bisogno di passare da quel metodo.

Nel momento in cui il riconoscimento facciale entrerà in vigore gli utenti Facebook saranno chiamati a effettuare un accesso durante il quale il social network registrerà il viso tramite una scansione matematica, che verrà poi memorizzata sui server (sparsi in tutto il mondo) dell’azienda di Menlo Park.

 

riconoscimento facciale facebook test

 

Se il riconoscimento facciale diventasse il metodo effettivo per effettuare l’accesso al social, si risolverebbe la questione dei minori di 13 anni che, nonostante sia loro vietato, effettuano l’iscrizione a Facebook: alle scansioni matematiche del volto non si può mentire!