Lo smartphone sta modificando il modo in cui, ogni giorno, utilizziamo gli oggetti di uso comune: uno studio di Ninja Marketing sulla banca inglese Starling Bank ci aiuta a capire meglio questo fenomeno.

Quante volte vi capita di utilizzare lo smartphone orientandolo in senso orizzontale? Se state leggendo questo articolo dal cellulare, è molto probabile che lo stiate facendo tendendo il device con una sola mano e in senso verticale.

La tendenza, quindi, è questa: le persone preferiscono utilizzare il cellulare tenendolo in verticale, perché lo smartphone è stato creato per essere uno strumento da utilizzare con questo orientamento, è la sua forma naturale. A confermarlo anche il MOVR (Mobile Overview Report), secondo cui il 94% degli utenti usa lo smartphone in verticale, mentre solo il 6% lo utilizza in orizzontale.

Portrait vs Landscape

La visualizzazione in orizzontale (o landscape) è considerata quindi “innaturale”: in effetti, giriamo il cellulare in poche occasioni. Ad esempio, se dobbiamo vedere un video su YouTube, o se ci imbattiamo (ancora, purtroppo) in qualche sito web non ancora pensato Mobile First.

La forma degli smartphone sta contribuendo a modificare il modo in cui ci relazioniamo alla vita quotidiana, al modo in cui ci rapportiamo agli oggetti che ci circondano, al modo in cui li pensiamo. Non a caso Instagram, prima attraverso le Stories e poi con IGTV, ci sta abituando sempre di più non solo a guardare ma anche a creare contenuti in verticale (portrait). Le aziende che hanno intercettato già da tempo questa nuova tendenza, in effetti, stanno registrando alti tassi di conversione con le inserzioni create in formato portrait!

Schermo verticale, video orizzontale

Ma perché, se il telefonino è pensato per avere un orientamento verticale, fino ad ora abbiamo avuto difficoltà a concepire contenuti adatti ad essere visualizzati sul suo schermo?


Le caratteristiche tecniche e la “mobilità” dei telefonini hanno creato un nuovo medium che ha poco a che vedere con altri, come la tv tradizionale, e ha creato i presupposti per nuove forme di espressione e storytelling. D’altra parte, l’orientamento verticale dei nostri cellulari è solo l’ultimo stadio dell’evoluzione degli schermi dei vari mezzi usati per l’intrattenimento. I primi film avevano un aspect ratio di 4:3, e le ragioni dell’adozione di questo standard furono meramente tecniche, legate alle caratteristiche fisiche della pellicola. I primi televisori furono inevitabilmente 4:3, e allora per stupire gli spettatori il cinema reagì “allargando” i film, usando misure anche molto diverse. Con il digitale si arriva al compromesso del 16:9. Tablet e smartphone hanno “solo” capovolto lo schermo (con aspect ratio pari a 9:16).

Fonte: Linkideeperlatv.it

Cambiare il modo in cui si pensano le cose: la carta in verticale

Ninja Marketing ci propone un esempio di cambio di prospettiva basato proprio sulla “rivoluzione” dell’orientamento verticale degli smartphone. Una banca inglese, la Starling Bank, ha creato la prima carta di debito con orientamento verticale!

Starling Bank, nata nel 2014, è una banca digitale che funziona principalmente attraverso un’applicazione per mobile. In un’ottica di considerare la carta di debito come un’estensione dell’App e di snellire le procedure bancarie degli istituti tradizionali, la banca inglese ha rivoluzionato il design delle proprie carte di debito, disponendo gli elementi sul fronte della carta in orizzontale.

Del resto, la carta di debito pensata da Starling Bank riflette le abitudini di utilizzo dei consumatori: se pensiamo a come usiamo la carta tutti i giorni noteremo che, sia quando la inseriamo nel lettore POS sia quando la inseriamo in un bancomat, la carta viene utilizzata in verticale! Eppure, tutte le carte di credito o debito sono progettate con orientamento orizzontale, poiché appartengono a un modello di utilizzo obsoleto!

«Il grande design non si limita a far sembrare le cose belle; si tratta di trovare un modo migliore di fare le cose, essere reattivi ai cambiamenti culturali e tecnologici e adattare l’obsoleto per soddisfare i bisogni emergenti», dichiara Mark Day, direttore artistico di Starling.

Insomma, la “rivoluzione verticale” potrebbe sembrare intuitiva e futuristica, ma in realtà è solo questione di buon senso!