Un servizio di risposta automatico in grado di imparare quali messaggi inviare e di riconoscere ciò che noi contrassegniamo come spam: Smart Reply è l’ultima funzione pensata da Google, che si prepara a fare un grosso passo in avanti nello sviluppo delle intelligenze artificiali.

 

Tra i colossi del web è indubbiamente in atto una corsa al perfezionamento dei servizi di intelligenza artificiale e alla personalizzazione dell’esperienza dell’utente, come dimostrato recentemente da Facebook con il lancio della nuova tab di notifiche. Ovviamente Google non è rimasto a guardare e ha deciso di implementare un ambito molto caro a tutti gli internet-nauti, specialmente quelli che utilizzano la rete per il loro business: la gestione delle mail.

 

La gestione della posta elettronica può essere un momento dispendioso, specie se la mole di messaggi è grande e se la quantità di spam è elevata: per questo motivo Big G, che già aveva rivoluzionato il servizio di e-mail con l’app Inbox, ha deciso di fornire un ulteriore strumento agli utenti di Gmail preparandosi a lanciare Smart Reply, una funzione di risposta automatica in grado di smaltire parte del lavoro di corrispondenza.

 

Tale sistema è basato sulla scansione dell’intero database di Gmail, in modo da avere un esempio per formulare una risposta quanto più pertinente al messaggio ricevuto, simulando così il funzionamento della rete neuronale umana.

 

Smart Reply impara da solo e da noi

 

Il processo utilizzato da questa nuova funzione prevede l’impiego di due reti neurali: una che analizzi il contenuto del messaggio ricevuto, individuandone (e apprendendo) formule iniziali e conclusive, oltre che la lingua naturale, ed una seconda rete che formuli un messaggio di risposta coerente e pertinente. Per ora il sistema formula i messaggi una parola per volta e per un massimo di 6 parole (segno che, attualmente, è pensato per mail alle quali si può rispondere in maniera concisa).

 

Ma il database di Google non è l’unica fonte di informazioni: noi stessi possiamo fornire indicazioni al sistema, dal momento che esso può generare 3 risposte tra le quali sceglieremo quella che riterremo più adatta e che potremo modificare con aggiunte e ritocchi. Questo aspetto aiuterà Smart Reply ad ottimizzare la logica di risposta ed apprendere ulteriori aspetti del linguaggio, così come lo farà la lista di mail che contrassegniamo come spam.

 

Inoltre il team Google ha dichiarato di star seguendo passo per passo il processo di apprendimento del sistema, facendo in modo che vengano eliminate le ripetizioni all’interno delle risposte e l’utilizzo di espressioni fuorvianti (inizialmente, una delle risposte che compariva spesso era “ti amo”, dal momento che non veniva intesa come dichiarazione d’affetti, ma come semplice risposta positiva).

 

Il servizio è in fase di lancio attraverso Inbox per gli utenti di lingua inglese e, dovesse svilupparsi nel modo sperato, lo vedremo presto su scala mondiale.