La nuova legge di Bilancio contiene nuove direttive riguardanti la privacy online, con particolari provenienti dal nuovo Regolamento europeo.

 

 

Oggi verrà presentata in aula la nuova legge di Bilancio e il documento interesserà anche chi si occupa di privacy online. L’emendamento, infatti, stabilisce che, qualora vengano trattati dati personali per fini legittimi e con nuove tecnologie e strumenti automatizzati, i titolari dovranno comunicare per tempo al Garante l’oggetto, la finalità e il contest di tale trattamento. Dopodiché, se non si riceveranno comunicazioni nei successivi 15 giorni, il trattamento potrà dirsi approvato.

 

In caso di rischi “di lesione dei diritti e delle libertà dei soggetti interessati”, il Garante può imporre un fermo di massimo 30 giorni. dopo il fermo, l’autorità invia una richiesta per ulteriori informazioni e, in caso di nuovi rischi, può arrivare anche la completa sospensione dell’utilizzo dei dati.

 

Un’integrazione del Regolamento europeo

 

Con queste misure, la legge di Bilancio punta ad attuare il nuovo Regolamento europeo sulla privacy, avvalendosi di un provvedimento del Garante che dovrà essere adottato entro 2 mesi dall’approvazione dell’emendamento. Monitoraggio, vigilanza, infrastrutture adeguate e presenza di un modello informativo adeguato saranno i punti principali delle linee guida dettate nel documento e attraverso le quali le aziende italiane dovranno adeguarsi alla normativa europea.