Sfruttare il potenziale delle app di messaggistica per raggiungere in maniera diretta il targeting di riferimento? Con il Marketing conversazionale è possibile!

Il marketing conversazionale è un campo del marketing dedicato esclusivamente al dialogo con utenti, follower e potenziali clienti, per raccogliere opinioni e suggerimenti che possano migliorare l’azienda.

Gli strumenti fondamentali per effettuare questo tipo di marketing sono le app di messaggistica, poiché queste rappresentano proprio i “luoghi digitali” dove si svolgono realmente le conversazioni tra le persone: basti pensare che ogni giorno vengono inviati circa 30 miliardi di messaggi da oltre 2 miliardi di utenti in tutto il mondo!

SemRush nel suo blog riporta una ricerca di Comscore che riguarda proprio lo stato dell’utilizzo delle app di messaggistica in Italia e nel mondo: in media, oltre il 60% del tempo speso online avviene in mobilità (il 62% per l’Italia). All’interno di questa fetta, oltre l’80% dei minuti di navigazione da mobile proviene dall’uso di un’applicazione (in Italia raggiungiamo l’87%).

WhatsApp, l’app di messaggistica che tutto il mondo usa

Un’eloquente immagine di Vincosblog mostra quali sono state le app di messaggistica più utilizzate nel mondo nel 2018.

WhatsApp, con 1,5 miliardi di utenti, viene usata in 32 nazioni. Facebook Messenger, con 1,3 miliardi di utenti, primeggia in 17 nazioni tra cui Canada, Australia e alcuni Paesi dell’Est Europa.

Da notare anche il successo dell’app sudcoreana Line, con 200 milioni di utenti attivi, ormai prima in Giappone, Taiwan e Tailandia. WeChat, con 980 milioni di utenti mensili, ha molto successo in Cina: quest’app in Cina è una piattaforma onnicomprensiva, un ambiente unico dove le persone possono conversare, condividere esperienze, comprare, pagare il ristorante o trasferire denaro.

Come scrivono sul blog di SemRush: «Nato come strumento di conversazione “puro”, WeChat si è convertita rapidamente in un “hub” capace di abilitare servizi per il cittadino. Si tratta del miglior esempio di app “immersiva”, per molti cinesi divenuta parte integrante del quotidiano. Ma con cosa al centro? La conversazione.»

La relazione con il cliente è fondamentale

Le app di WhatsApp, Facebook Messenger o WeChat hanno già da tempo superato come modalità di contatto diretto le piattaforme social network. Come ci sono riuscite? Grazie all’immediatezza, che non va a discapito della ricchezza dei contenuti. Infatti, il potenziale del messaging non riguarda solo la pubblicità, ma investe la dimensione più ampia della relazione, contribuendo a stabilire un legame intimo, personale, diretto tra brand e clienti.

Marketing conversazionale: tutti i vantaggi di usarlo

Grazie al marketing conversazionale l’azienda può ottenere alcuni importanti vantaggi:

  • Allineamento tra le aree aziendali
    Una buona strategia conversazionale ha bisogno di un forte allineamento tra diverse aree aziendali: dal marketing al retail, passando per l’area digital, CRM, l’ambiente e-commerce e, ancora più in generale, il reparto commerciale.
  • Integrazione tra i canali
    Il messaging consente di integrare e coordinare i diversi canali di Digital Marketing. In questo universo, l’e-mail rimane il pilastro di una strategia one-to-one, il canale per eccellenza. Un potenziale che le aziende possono testare con mano su una piattaforma come MailUp, che da poco ha affiancato al canale e-mail e SMS anche quello Messaging Apps, per consentire ai brand di inviare campagne direttamente su Facebook Messenger e Telegram.

Per finire: chatbot e dati

I chatbot sono in grado di dare risposta a un gran numero di richieste, e quando non ci riescono indirizzano le domande complesse agli umani. Uno dei virtuosismi dei chatbot consiste nel fatto che essi imparano dalle interazioni precedenti, memorizzando tutti i progressi effettuati e riuscendo quindi a dare agli utenti risposte sempre più pertinenti e utili.

Last but not least, i chatbot forniscono alle aziende un bel flusso di informazioni riguardanti gli utenti e i loro comportamenti: questo aiuterà i brand a fare upselling, cross-selling e condurre analisi predittive, così da rilevare i modelli comportamentali e prevedere poi quelli futuri!