La newsletter è un grande mezzo di comunicazione diretta, ma i chatbot sono il futuro. Su quale dei due è meglio puntare?

 

 

Per chi possiede un e-commerce, coinvolgere l’utente tramite una comunicazione diretta è molto importante e, ad oggi, i due mezzi principali per farlo sono la classica newsletter oppure i più innovativi chatbot, un sistema di messaggistica che l’utente può sfruttare per chiedere informazioni sui prodotti o che può essere utilizzato dalle aziende per comunicare sconti e offerte.

Ma su quale dei due vale la pena investire tempo e risorse? Vediamo le caratteristiche delle 2 soluzioni.

 

Chatbot, una risorsa coinvolgente che rispetta la privacy

Secondo alcuni studi, il chatbot ha un CTR che può andare da un minimo del 15% ad un massimo del 60; quindi, in ogni caso risulta più efficace dell’e-mail (che si aggira sul 4% di CTR). Buona parte di questo risultato è dovuta al fatto che il chatbot non è invadente: non intasa la casella mail dell’utente e basta un clic per nasconderlo.

Dall’altra parte, però, le risposte automatiche date dal bot hanno bisogno di un continui controlli e aggiornamenti, senza i quali si rischierebbe di dare feedback imprecisi e quindi di peggiorare l’esperienza dell’utente.

 

Newsletter, ossia il potere della segmentazione

La forza della newsletter sta nella possibilità di inviare messaggi altamente personalizzati ad un gruppo molto specifico di persone: grazie alla divisione delle liste e all’automazione, infatti, possiamo recapitare un messaggio su misura al momento giusto e alle persone più interessate.

In precedenza abbiamo detto che questo canale può risultare invasivo, ma se si fa un buon lavoro di raccolta degli indirizzi e di studio dei contenuti, il problema non si pone. I database raccolti offrendo materiale interessante ci assicurano di avere un target che acconsente di buon grado a ricevere le nostre newsletter e la qualità dei contenuti fa in modo che esso non si stanchi dei nostri messaggi.

 

Il verdetto finale

Quindi, newsletter o chatbot? La risposta è… dipende! Dipende da quali sono le priorità della nostra attività, dal contesto dell’e-commerce e dalle esigenze che ci si presentano. Addirittura le due soluzioni potrebbero completarsi l’un l’altra.