Per sfruttare tutte le potenzialità del mobile marketing è necessario conoscere come e quanto gli utenti interagiscono con le aziende via smartphone e tablet.

 

 

Chiunque abbia un’attività B2C (Business to consumer) sa che è fondamentale capire in che modo i clienti si relazionano con le aziende. E nel 2017, anno del boom del mobile, il terreno da conoscere è sempre più quello del mobile marketing. Più momenti di contatto, maggiore interazione e tassi di conversione più alti sono solo alcuni dei vantaggi che questo canale può portare… a patto che si abbia familiarità con esso!

Ecco perché è importante essere sempre aggiornati sull’argomento, sfruttando ricerche come quella fatta da Dot Com Infoway sulle performance del mobile nel 2017: sia per le aziende che vogliono migliorare le proprie prestazioni, sia per quelle che si approcciano a questo mondo per la prima volta, si tratta di dati davvero fondamentali. Ma vediamo di cosa si tratta.

 

 

Consumatori sempre più mobile

 

Il primo dato rilevante è quello legato al tempo passato su mobile. Il 68%, infatti, viene dedicato alle app per smartphone. La conseguenza diretta è che l’84% dei consumatori usa un’app per aiutarsi mentre è in negozio. Altro aspetto importante è quello delle ricerche locali: il 50% delle persone cerca qualcosa via mobile sperando di trovarla nei paraggi.

Questi numeri indicano l’importanza di sviluppare app dedicate, ottimizzare il proprio sito per diversi dispositivi e impostare una strategia che integri l’esperienza di acquisto dei clienti e li aiuti a trovare l’attività.

 

 

Più coinvolgimento, più risultati

 

Dalla ricerca emerge che le applicazioni mobile coinvolgono il pubblico dalle 2 alle 4 volte in più rispetto ai siti mobile e che gli introiti legati ad esse sono di 77 miliardi di dollari nel solo 2017. Inoltre, l’84% delle PMI intervistate e che hanno investito nel mobile ha riscontrato benefici sia nell’immediato, che nel lungo termine.

Dati questi che fanno capire la capacità del mobile marketing di generare guadagni in maniera diretta e di migliorare le conversioni.

 

 

Così fan tutti

 

L’ultima cosa che un’azienda vuole è rimanere indietro rispetto ai concorrenti. Il fatto che il 68% delle compagnie abbia integrato il mobile marketing nelle proprie strategie dovrebbe essere uno stimolo a fare lo stesso, prima che il gap diventi troppo ampio. Lo stesso vale per gli annunci per mobile, che nel 2016 hanno rappresentato il 50% della spesa relativa all’advertising digitale.

 

 

Il futuro dei big e dell’e-commerce

 

Chiunque abbia dei dubbi sull’efficacia del mobile, può dare un’occhiata agli introiti degli annunci di Facebook e Google: il canale mobile, infatti, genera l’84% delle entrate del colosso social e il 60% di quelle della compagnia di Mountain View. Il discorso vale ancora di più per chi gestisce un portale e-commerce, visto che le previsioni indicano che, entro la fine del 2017, il 24,4% del reddito di queste piattaforme arriverà da smartphone e tablet.

 

 

Come si adotta il mobile?

 

Come si è visto, il mobile ha un grosso potenziale, ma, per esprimerlo servono gli strumenti e la strategia giusta. Quello che non può mancare ad un’azienda che si approccia a questo canale é:

 

 

  • Un’app dedicata con funzioni pensate appositamente per migliorare l’esperienza d’acquisto (promozioni, informazioni aggiuntive, strumenti interattivi, ecc.).

 

  • Un piano di comunicazione ad hoc che tenga conto di tutti gli aspetti legati all’utilizzo del mobile, dalle piattaforme più utilizzate (social media in primis) ai momenti più propizi.