Il report di Check Point ha riscontrato un drastico calo di attacchi hacker in Italia nel mese di dicembre e in concomitanza delle festività natalizie.

 

Che sia stata l’ara delle feste e del Natale oppure no, fatto sta che a dicembre, in Italia, gli attacchi informatici sono drasticamente diminuiti. Tanto da far posizionare il nostro paese al 48esimo posto nella classifica mondiale degli stati più colpiti, perdendo così 19 posizioni e guadagnando in soddisfazione.

 

I dati, ricavati dal Threat Index mensile di Check Point Technologies, confermano un ulteriore lato positivo: i criminali informatici hanno lasciato un po’ da parte i ransomware e si sono dedicati a minacce più tradizionali, come Conficker, Nemucod e Zeus; malware “classici” e meno aggressivi. Una diminuzione tanto elevata da estromettere i ransomware dalla top ten delle minacce più diffuse: un fatto che non accadeva da giugno 2016.

 

 

Vietato abbassare la guardia

 

Più in generale, nell’ultimo mese dell’anno Check Point ha riscontratp un calo dell’8% degli attacchi di malware conosciuti contro le imprese: un dato che potrebbe davvero essere collegato alle vacanze natalizie. La stessa tendenza infatti era stata osservata anche a dicembre dell’anno scorso, con una diminuzione del 9% di attacchi rispetto ai mesi precedenti, e con un conseguente riassestamento delle cifre a gennaio.

 

“La netta diminuzione degli attacchi a dicembre si inserisce in un quadro più ampio, che ha registrato un calo di attacchi malware dell’8% circa rispetto ai mesi precedenti. Le organizzazioni non dovrebbero nutrire illusioni. Non è un buon motivo per dormire tranquilli”, dichiara Nathan Shuchami, responsabile del Threat Prevention di Check Point. “Il motivo più logico è che anche gli hacker si sono riposati durante le vacanze di Natale e, forse, avranno fatto acquisti con i frutti del loro lavoro. I ransomware restano sempre una minaccia che le aziende dovranno prendere sul serio per tutto il 2017”, conclude Shuchami.