Dopo anni di richieste da parte degli utenti, è in arrivo il tasto per esprimere il proprio disappunto verso i contenuti.
Ma solo in senso empatico

 

 

Era da tempo che gli utenti di Facebook attendevano il momento per poter dire di non gradire un elemento semplicemente con un click, e pare che ora quel momento sia arrivato: Zuckerberg ha annunciato di star lavorando all’integrazione del tasto “non mi piace”, contando di rilasciare a breve una versione di prova e ascoltando cosi le richieste del popolo social.

 

L’annuncio del “non mi piace” è stato riportato anche dalla CNBC, che ha seguito la sessione di domande e risposte durante le quali il fondatore di Facebook ha rivelato l’aggiornamento :

“Per anni la gente ha chiesto il tasto “non mi piace” […], e oggi è un giorno speciale perché oggi è il giorno in cui posso effettivamente  dire che ci stiamo lavorando sopra e che siamo molto vicini al lancio di un test.” – Mark Zuckerberg

 

Cambio di rotta

 

 

Con questo aggiornamento Facebook fa un deciso cambiamento nella propria policy, dal momento che la compagnia si era sempre rifiutata di dare agli utenti la possibilità di esprimere un parere negativo sui post degli altri utenti e, in particolare, sui post che le aziende pagano per poterli far comparire sulle nostre bacheche.

 

 

In molti hanno ragione di credere che questa decisione sia dettata dall’idea di sfruttare il “non mi piace” come cartina tornasole per i comportamenti e gli interessi degli utenti: sapere che a Tizio piace un elemento è utile ai fini commerciali, ma anche sapere cosa non piace a questo utente può sicuramente essere una risorsa per i marketers.

 

 

Facebook non è un forum

 

Zuckerberg annuncia il tasto

Tuttavia Zuckerberg ha voluto chiarire che l’introduzione del “non mi piace” non vuole trasformare il social in un forum dove le persone hanno la possibilità di dare un parere positivo o negativo agli eventi importanti che postiamo.

 

Bensì, il nuovo tasto servirà per esprimere empatia e cordoglio in quei casi dove un “mi piace” non sarebbe adeguato, come la perdita del lavoro o la morte di una persona cara.

 

Questo modo di vedere il “non mi piace” rappresenterebbe una maniera intelligente di mediare la libertà espressiva degli utenti con il il rispetto per la sensibilità e le opinioni altrui, evitando di incorrere nello stesso destino di Reddit.