Presentata tramite un post sul blog di Pali Bhat, Android Pay girerà su sistemi superiori a KitKat 4.4, gestirà le principali carte di credito e avrà un sistema di sicurezza massimizzato.

Android-Pay: il mobile payment di google

Dal 10 settembre negli U.S.A è attiva Android Pay, l’app progettata da Google per i pagamenti da mobile. Pensata per competere con Apple Pay, l’applicazione è incentrata sul sistema Near-Field Communication (NFC), in modo da poter conservare le carte fedeltà e le offerte speciali.

 

 

Il sistema è già supportato da American Express, Discover, MasterCard e Visa (ma a breve si aggiungeranno anche Citigroup e Wells Fargo) e dispone di un sistema di sicurezza per il quale non verrà mai inviato il numero reale della carta, bensì un numero virtuale. Inoltre, gli utenti riceveranno un messaggio di conferma per ogni acquisto, in modo che sia possibile individuare eventuali attività sospette. E anche in caso di smarrimento o furto del telefono, grazie ad Android Device Manager sarà possibile bloccare il dispositivo e impostare una nuova password.

 

 

Android Pay e Google Wallet

 

 

Con Google Wallet, Big G aveva già una app per i pagamenti online, l’associazione di carte e il pagamento con sistema NFC, ma l’arrivo di Android Pay cambia le cose: Wallet è stato aggiornato ( o meglio, ne è stata lanciata una nuova versione) per potersi collegare ad una carta di credito o ad un conto bancario ed inviare denaro a chiunque, anche a chi non possiede un account Wallet, e su qualunque dispositivo, sia esso Android o iOS, con la possibilità per il destinatario di girare il denaro sul proprio conto, di pagare con la carta Google e di ritirare anche agli sportelli. La versione precedente invece verrà convertita in Android Pay.

 

 

In tal modo Google potrà offrire un servizio di pagamenti da mobile implementato con un ulteriore servizio di trasferimenti pratico e veloce, diventando così competitivo in un ramo, quello degli m-payments, che raggiunge i 720 miliardi di dollari. 

 

 

Attualmente le app sono disponibili solo negli Stati Uniti, ma si attendono aggiornamenti sulle date di rilascio negli altri paesi.