Aumentano le richieste per la figura del Privacy Officer, ma il piano formativo 2017 prevede solo 9 edizioni a numero chiuso.

 

Il nuovo Regolamento UE per la privacy prevede che entro il 25 maggio 2018 le aziende possano contare su di un Privacy Officer, la figura professionale addetta a monitorare le attività di protezione e gestione dei dati. Questa figura dovrà essere adeguatamente formata e assicurarsi che il trattamento dei dati avvenga in maniera corretta. Questo obbligo ha portato ad una forte richiesta di corsi formativi nell’ambito della protezione dati: nel 2016 si sono tenute ben 33 edizioni del Master Privacy Officer sponsorizzato da Federprivacy, con un 97% di alto gradimento da parte degli oltre 1000 partecipanti. Non solo: le ultime 3 date di quest’anno risultano già al completo, a testimonianza della domanda per questo tipo di corsi.

 

Tuttavia, il calendario 2017 pubblicato da Federprivacy prevede solo 9 date, tutte a numero chiuso. Le città in cui avrà luogo il corso saranno Milano, Roma, Firenze e Reggio Emilia. Il corso sar4à strutturato in 3 moduli divisi in 6 giornate di full immersion. Il totale dei partecipanti sarà intorno ai 300 e per accedere sarà necessario sostenere un test preliminare da 20 domande di natura generale sulla protezione dati. Il punteggio del test influenzerà la media finale sull’attestato di competenza.

 

Una formazione di qualità

 

Visto il così alto numero di richieste, perché ridurre il numero di posti disponibili? La risposta, secondo il presidente di Federprivacy, Nicola Bernardi, sta nell’intenzione di offrire una formazione d’alto livello. Bernardi ha dichiarato che:

“il nostro obiettivo è quello di mantenere elevato il livello della qualità del corso, in modo che chi consegue il nostro attestato di competenza possa avere in mano un biglietto da visita di prestigio per distinguersi sul mercato, potendo contare su una formazione accreditata dal Consiglio Nazionale Forense e riconosciuta dal Tϋv Examination Institute ai fini della certificazione di Privacy Officer e Consulente della Privacy”

 

Una scelta, questa, che mette la qualità del servizio prima alla quantità delle domande ricevute: le figure professionali formate garantiranno sicuramente delle competenze adeguate agli standard richiesti dal Regolamento, ma rimane da capire se il numero di professionisti a disposizione sarà sufficiente a soddisfare la domande delle aziende.