Google introduce nuove regole per le pubblicità a scopo politico negli Stati Uniti: gli inserzionisti dovranno fornire molte informazioni.

 

Lo scorso venerdì sul blog di Google Kent Walker, Senior Vice President della società, ha annunciato un giro di vite sulle modalità di verifica dell’identità di quegli inserzionisti che intendono pubblicare annunci a scopo politico negli Stati Uniti.

Le modifiche legate alla gestione di queste inserzioni fanno parte dell’impegno assunto da Google per rendere più trasparente la pubblicità legata alla politica, in risposta alle polemiche riguardanti il Russiagate e la presunta diffusione di notizie false da parte di account controllati dai russi nel tentativo di influenzare le ultime elezioni americane.

 

Pubblicità a scopo politico: cosa cambia?

Google rende noto che qualsiasi inserzionista che desideri acquistare spazi pubblicitari a scopo elettorale dovrà dimostrare di essere cittadino o residente legittimo nel Paese, come richiesto dalla legge. Questa verifica richiederà la richiesta di fornire un documento d’identità valido; verrà richiesto, inoltre, che il finanziatore della campagna venga chiaramente indicato.

In arrivo per questa estate, invece, l’introduzione di un rapporto dettagliato sulla trasparenza degli annunci, che specificherà chi sta acquistando annunci elettorali e quanto sta spendendo. Come si potranno visionare queste informazioni? Attraverso una libreria aperta e consultabile online.

Anche se per il momento questo sistema di trasparenza verrà utilizzato con le prossime elezioni in USA (quelle di Mid Term), Google vorrebbe espandere il meccanismo anche ad altri Paesi. Inoltre è stata annunciata anche l’espansione del programma di protezione avanzata di Google, che offrirà maggiore sicurezza per i dati archiviati in Gmail, Calendar e Drive.

 

Per oltre un decennio abbiamo realizzato prodotti che forniscono informazioni sulle elezioni in tutto il mondo, per aiutare gli elettori a prendere decisioni sulla leadership delle loro comunità, delle loro città, dei loro stati e dei loro paesi. Stiamo continuando questo lavoro attraverso i nostri sforzi per aumentare la trasparenza della pubblicità elettorale, per migliorare la sicurezza online di campagne e candidati e per aiutare a combattere la disinformazione.

Conclude Kent Walker nel suo post.