Riparare Facebook: è questo l’obiettivo del 2018 per Mark Zuckerberg. L’urgenza primaria è liberare la community del social network dalla violenza e dal controllo dei governi.

 

Va dritto al punto, Mark Zuckerberg, nel suo post di inizio anno su Facebook. L’obiettivo del 2018 è quello di “aggiustare” il social, di rendere la piattaforma un luogo in cui la comunicazione violenta e le interferenze degli Stati nelle dinamiche della community non possano più ripetersi.

 

Riparare Facebook: l’imperativo del 2018

Il CEO ha ammesso che si devono risolvere importanti problemi legati all’uso improprio della piattaforma: «Il mondo sembra vivere in uno stato di ansia e disunione, e Facebook ha un sacco di lavoro da fare. Deve proteggere la nostra comunità online dall’odio e dagli abusi, ma anche dalle interferenze degli Stati nazionali e fare in modo che il tempo speso su Facebook sia utile», ha scritto Zuckerberg.

Zuckerberg ha anche scritto che oggi la fiducia nei confronti della tecnologia come motore di cambiamento della società si è dissolta. Negli anni Novanta e Duemila molti credevano che la tecnologia sarebbe stata una forza decentralizzata, quindi non soggetta al controllo di un’autorità centrale, come governi, o istituzioni sovranazionali.

Con l’ascesa di un piccolo numero di grandi aziende tecnologiche (tra le quali spicca anche la società di Zuckerberg), e con i governi che utilizzano la tecnologia per controllare i loro cittadini, le persone oggi credono che la tecnologia centralizzi il potere anziché decentralizzarlo.

Per questo motivo il team di Facebook sta studiando le criptovalute: valute paritarie, decentralizzate e digitali, che hanno il potere di ridare centralità agli utenti e decentralizzare così il controllo sulla tecnologia da parte delle autorità centrali.

Blockchain: aggirare i controlli

Questo passaggio sulle criptovalute lascia pensare che Facebook potrebbe studiare delle soluzioni basate sulla tecnologia blockchain, il motore di Bitcoin e delle altre criptovalute, per risolvere il problema legato alla centralizzazione.

La blockchain, infatti, è la tecnologia che ha permesso alle criptomonete di aggirare il controllo delle autorità centrali sulle transazioni di denaro e valore, attraverso un sistema di controllo degli scambi di informazioni decentralizzato in una galassia di nodi in grado di validare le transazioni.

Difficile per ora immaginare come il protocollo blockchain possa essere applicato ad un social network, ma se è uno dei buoni propositi di Zuckerberg, il 2018 potrebbe riservarci più di qualche risposta.