Almeno una volta nella vita sarai vittima di un crimine online.

No, non è la massima di un guru del digital, ma una verità emersa dai dati elaborati da Symantec. Gli utenti più colpiti sono quelli dei Social Media, in continua ascesa. Solo Facebook oggi conta circa 1,2 miliardi di account attivi.

Anche se nella maggioranza dei casi non si tratta di attacchi informatici in senso stretto, ad ogni modo, si rischia comunque pesante, perché gli utenti possono arrivare a veder minacciate molte delle loro libertà personali. Il fenomeno è in aumento ed è abbastanza complesso, così come emerge dal rapporto Symantec.

Rapporto Symantec sicurezza sui social media

 

Quali sono i principali reati che possono colpire gli utenti dei Social Media?

  • Truffe informatiche

Si tratta di crimini informatici di motivazione economica. Un esempio? I vari tentativi di phishing che ogni giorno cercano di indirizzare via email l’utente a siti compromessi e infetti.

In questo caso, il criminale elabora tattiche per acquisire informazioni come dati anagrafici e relativi a sistemi di pagamento (come PayPal). Un altro esempio di truffa largamente diffusa è la commercializzazione di materiale contraffatto, come pelletteria o moda a prezzi davvero incredibili. Nella maggioranza dei casi, i prodotti sono contraffatti o addirittura inesistenti. Anche i pulsanti Like possono celare problemi, come reindirizzamenti verso malware che inviano poi aggiornamenti sulla bacheca, aumentando la diffusione dell’attacco stesso. Pensate solo ai video che iniziano con “Incredibile” e che si diffondono in pochi secondi.

  • Furto di identità

Il reato più comune per gli utenti di Facebook. Il furto è legato ad attività finalizzate alla truffa, anche se si sono riscontrati casi in cui il reato è stato messo in atto a scopo di spionaggio informatico o per screditare terze parti attraverso l’uso dei Social.

  • Furti e rapine

L’utilizzo dei Social ha fatto parecchio ragionare sulle necessità di privacy da parte di chi naviga in Rete. Non vogliamo che i nostri dati siano utilizzati, eppure non prestiamo attenzione a settare le impostazioni di Facebook, mantenendo il profilo personale pubblico alla mercé di tutti. Quando si posta un messaggio su Facebook, oppure quando si pubblicano immagini, si deve anche pensare al fatto che queste informazioni potrebbero essere utili a un ladro, che potrebbe così scoprire abitudini, composizione del nucleo famigliare o durata della vacanza… Ogni giorno vengono denunciate rapine e furti organizzati con l’ausilio delle informazioni personali presenti sui Social, quindi è bene prestare attenzione alla propria privacy online e alle richieste di amicizia fatte da persone non appartenenti alla nostra cerchia di conoscenze.

  • Diffamazione e molestie

La pubblicazione di contenuti atti a offendere la reputazione altrui e lo stalking sono crimini molto frequenti sui Social. L’ampia portata mediatica del web rende questo crimine lesivo e difficile da punire. Fate attenzione a quello che scrivere sui Social Network, potreste commettere un crimine senza nemmeno saperlo.

  • Cyber-bulli

Dietro allo schermo è più semplice fingere, a volte anche fare i gradassi. La pratica del bullismo e della molestia attraverso lo strumento elettronico è un’attività molto frequente tra gli adolescenti e può avere pesanti conseguenze sulle vittime. I Governi si stanno attivando in questa direzione per definire un quadro normativo che preveda pene adeguate per questo tipo di reato.