I sospetti sono venuti ad un utente americano che ha notato una strana correlazione tra l’argomento con cui parlava alla ragazza e le sponsorizzazioni poi apparse su Facebook.

 

Si fa chiamare TheNewHoustonian l’utente che su Reddit, sito internet di social news e intrattenimento, ha lanciato l’allarme!

 

Secondo la versione postata dall’utente sul portale, il ragazzo stava parlando con la sua ragazza della necessità di disinfestare casa con l’applicazione di Facebook per iPhone aperta.

 

Terminata la discussione e ripreso in mano il cellulare, la sorpresa! Sulla timeline sono apparsi annunci a pagamento relativi alla disinfestazione, un argomento che l’utente è certo di non aver mai digitato.

 

 

Solamente una coincidenza?

 

Chiedendo aiuto su Reddit ai vari frequentatori del sito, l’argomento ha cominciato poi a girare per la rete e suscitare grande attenzione, tanto da suggerire a TheNewHoustonian un aggiornamento del post, che non fa che aumentare i sospetti.

 

Il ragazzo racconta infatti che, qualche momento dopo la scoperta dell’annuncio su Facebook, ha dovuto uccidere uno scarafaggio nella sua camera; discutendo quindi della necessità di dover comprare uno spray, ecco il secondo sospetto.

 

Senza effettuare alcuna ricerca sul web, dopo 7/10 minuti (stando a quanto scrive l’utente), su Facebook è apparso un annuncio che sponsorizzava proprio uno spray anti insetti.

 

Ancor più allarmato, l’utente ha controllato le impostazioni dell’iPhone, notando come lui avesse negato a Facebook l’accesso al microfono.

 

Pur tenendo aperta la possibilità di una coincidenza, l’utente ha concluso il post affermando che, qualora riuscisse a provare l’accesso del social network al microfono, questo rappresenterebbe una gravissima violazione della sua privacy.

 

 

Facebook risponde

 

A tutti gli effetti, la versione americana del social di Zuckerberg ha al suo interno la funzione per cui, grazie al microfono, è in grado di ascoltare ciò che avviene nell’ambiente circostante.

 

Ma, stando alle dichiarazioni di Aryeh Selekman, product manager di Facebook, questa funzione è pensata e utilizzata solamente per riconoscere canzoni, sigle tv, film e i contenuti di queste registrazioni non sono conservati.

 

Facebook quindi smentisce, affermando come la coincidenza tra dialogo e pubblicità sia stata pura casualità.

 

Una casualità che rischierebbe di aprire un’incredibile opportunità al social, il quale potrebbe un giorno utilizzare queste conversazioni per profilarci sempre più precisamente.

 

 

E se arrivasse in Italia?

 

Fortunatamente in Italia l’articolo 15 della Costituzione riconosce la libertà e la segretezza delle comunicazioni, da esso definite “inviolabili”. Inoltre anche la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali sancisce la stessa tipologia di diritto.

 

Dovesse infatti accadere anche nel nostro paese una violazione (se chiaramente accertata) simile a quella subita da TheNewHoustonian, avrebbe lo stesso peso di un’intercettazione telefonica acquisita illegalmente.