Hai mai analizzato nel dettaglio la struttura delle newsletter che invii ai tuoi clienti, per individuare se anche tu commetti alcuni errori molto comuni?

Se sfruttato a dovere, l’e-mail marketing porta ad ottimi KPI. Alcuni errori elementari, però, conducono i clienti a scappare a gambe levate dalle newsletter delle aziende: vediamo insieme alcuni esempi di attività o pratiche da evitare quando si scrivono le e-mail di marketing diretto!

Le parole sono importanti (e anche la punteggiatura)

Mai e poi mai scrivere e-mail che sembrano spam: queste sono la morte dell’interazione con l’azienda che le spedisce. Ad esempio, utilizzare in modo estremo i punti esclamativi e il caps lock indica un atteggiamento aggressivo: ricorda che stai scrivendo una e-mail per fidelizzare il cliente, non per minacciarlo!

Mobile First, anche per le e-mail

Inviare una newsletter che risulta illeggibile da mobile è un suicidio. Perché? Se pensi che le aperture da mobile oggi rappresentano il 46% del totale (fonte: Megamarketing), forse ti è chiaro il motivo.

Se acquisti la lista dei contatti non vale

Certo, comprare i contatti è la soluzione più facile. Di sicuro, però, non è quella più duratura; anzi, ti può anche penalizzare, perché potresti essere inserito in una blacklist e avere danni alla reputazione!

Innanzitutto, ti ricordiamo che è illegale (il GDPR ti dice qualcosa?). Poi, ti ricordiamo anche che nella lista di contatti potrebbero esserci persone assolutamente non in linea con il tuo target di riferimento. Mettiti nei panni di colui che riceve un messaggio da uno sconosciuto che cerca di vendergli qualcosa: pensi sia un buon modo per ottenere la fiducia di qualcuno?

L’oggetto della mail, questo sconosciuto

Ti impegni tantissimo a scrivere un testo meraviglioso per la tua e-mail e poi trascuri di curare l’oggetto, finendo per rovinare tutto. Tiene sempre a mente che l’oggetto della mail è la prima cosa che una persona vede quando riceve il tuo messaggio, ed è l’anticipazione di quello che ci sarà scritto al suo interno!

Cerca di essere stimolante, invoglia il destinatario ad aprire il tuo messaggio: evita toni di voce da venditore aggressivo e frasi troppo lunghe.

La caccia al tesoro per la disiscrizione

Cerca di rendere ben visibile il link per la cancellazione alla newsletter: non tenere in ostaggio un utente se non vuole ricevere più le tue e-mail! Ricorda che l’utente può anche segnalarti come spam, se non trova il link che lo porta alla pagina di disiscrizione. Vuoi rischiare veramente così tanto?

Troppe e-mail (o troppo poche)

In medio stat virtus: la lingua latina ci viene in soccorso per ricordarci che l’equilibrio e il compromesso sono sempre graditi. Cerca di non bombardare i clienti con decine di e-mail al mese e, al contrario, evita di inviare 2 newsletter all’anno: non sono strategie che funzionano!

Segmenta e sii felice

Se il tuo pubblico è composto da una clientela eterogenea (ad esempio, nel caso tu gestisca un e-commerce) non fare l’errore di inviare newsletter uniche a tutti gli iscritti. Devi segmentare il pubblico, inviando comunicazioni ad hoc per ogni gruppo. Dividi per genere, età, interessi o affinità di acquisto: insomma, la newsletter non è una taglia unica!

Prima di inviare, testa

Un altro errore comune quando si inviano newsletter è dovuto alla fretta e alla superficialità per le quali si finisce sempre per non effettuare i test di invio. Tutti i maggiori tool per l’e-mail marketing hanno questa funzione di test! Prima di inviare il messaggio a centinaia o migliaia di persone, manda un test sulla tua casella di posta o a quella di un collega. Verifica attentamente che non ci siano errori e che tutti i dettagli siano curati!

Allora, quanti di questi errori hai commesso inviando newsletter ai tuoi clienti? Se vuoi un servizio di e-mail marketing che funzioni davvero e che porti a risultati tangibili, contatta il team del web marketing di SwitchUp!

Ps: in uno dei prossimi articoli ti daremo qualche dritta su come sfruttare al meglio gli strumenti di e-mail marketing. Resta sintonizzato!