Il 41,45% delle ricerche finisce su siti controllati da Google, il 12% in più rispetto al 2016.

Se pensate che i principali concorrenti su Google siano le altre aziende, vi sbagliate di grosso: il principale concorrente su Google è Google stesso!

A dirlo è una ricerca di Jumpshot, che ha rilevato come, negli USA, il 48,96% sia Zero-Click. Cosa significa esattamente? Che gli utenti, dopo aver effettuato una ricerca, non fanno clic su alcun risultato perché trovano già le informazioni che cercavano grazie ai featured snippet.

La percentuale di ricerche che non atterrano è aumentata del 12% negli ultimi 3 anni. Ma vediamo più nel dettaglio cos’è successo.

Tempi duri per mobile e CTR (ma buone notizie per l’advertising)

Ovviamente, il dato più colpito non poteva che essere il CTR (click-through rate, ossia il rapporto tra impressioni e clic ricevuti):

  • Il CTR organico è calato del 13%, scendendo al 47,7%
  • IL CTR degli annunci è aumentato del 75%, arrivando al 3,69%

L’altro grosso cambiamento è stato nella ricerca da mobile, influenzata molto di più rispetto a quella da desktop, dal momento che sugli smartphone gli snippet sono più frequenti e la sezione degli annunci occupa una porzione di schermo maggiore.

I dati relativi al CTR e agli Zero-Click via mobile

Google il cannibale

Viaggi, hotel, voli, musica, cucina. Qualsiasi sia il campo in cui Google decide di entrare, per i professionisti di quel settore si prospettano tempi duri: l’intenzione di fornire nel minor tempo possibile informazioni estremamente pertinenti alla ricerca non può che trattenere il traffico degli utenti.

Ecco perché, secondo il fondatore di SparkToro Rand Fishkin, Google stia cannibalizzando traffico e mercato, rimuovendo numerose possibilità per i marketer, ma creandone anche di nuove: un corretto uso dello schema markup e degli snippet potrebbe dar vita ad un nuovo approccio di scoperta per gli utenti.