Jan Philipp Albrecht, eurodeputato di riferimento sulla protezione dei dati, risponde ad alcune domande arrivate online.

 

Leggiamo e analizziamo l’intervista a Jan Philipp Albrecht, membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e da sempre attento alla questione protezione dati online:

 

 

Come può l’UE proteggere le informazioni dei cittadini dalle grandi società?

L’importante è che l’Unione Europea crei una legge che sia applicabile in tutti i mercati europei e che dia ai consumatori il diritto chiaro di determinare da soli i rischi che intendono correre su internet o altrove con i loro dati personali.

 

 

Il 54% degli europei teme che i dati non siano sicuri nelle mani degli enti pubblici. Come intende affrontare questo problema l’UE?

La nuova legislazione europea sulla protezione dei dati non deve riguardare solo le aziende private ma anche gli enti pubblici. Anche gli enti che hanno i miei dati devono rispettare i diritti individuali all’informazione, alla cancellazione dei dati e così via. Ma resta una domanda: che livello di sorveglianza è accettabile? La legislazione sulla protezione dei dati non si applica a questa area.

 

 

Perché ogni paese deve fare lobby da solo? Perché non farlo insieme?

Occorre un approccio comune da parte del mercato europeo. È il mercato comune più grande al mondo e quindi possiamo influenzare le grandi società di internet come Facebook, Amazon o Google che devono rispettare i nostri diritti di cittadini europei.

 

Focalizziamoci innanzitutto sulla prima domanda.

 

Importante sapere che l’UE è sensibile alla problematica della protezione dei dati, ma altrettanto fondamentale è capire come pensi di intervenire legislativamente per dotare i consumatori della consapevolezza dei rischi, soprattutto sul web. Un mondo in cui ogni giorno subentrano nuove tipologie di attacchi volti al furto d’identità e d’informazioni.

 

Ancor più enigmatica, ci sembra, la risposta alla domanda finale.

 

Per carità, le intenzioni sono buonissime. Ma davvero sarà possibile che il mercato europeo, sicuramente il più grande al mondo, riesca ad influenzare colossi mondiali come Facebook o Google?

 

I dubbi restano molto forti. Non ci resterà che attendere gli sviluppi della vicenda.

 

Nel frattempo, chi volesse approfondire l’argomento, può accedere al sito di EuroparlTV e visualizzare la videointervista (che è possibile sottotitolare in italiano) della durata di poco meno di due minuti.