Privacy: Microsoft sceglie l’Europa
Il colosso americano apre 2 data center in Germania per un servizio di cloud lontano dalla portata del governo U.S.A
In seguito al declino del vecchio Safe Harbor e alle numerose questioni relative alla privacy online, Microsoft ha deciso di garantire una maggiore protezione dei dati aprendo due centri di raccolta dati in Germania, dove l’attenzione del paese per la sicurezza informatica è molto forte.
La compagnia americana ha annunciato negli ultimi giorni un nuovo servizio di cloud regolato da un fiduciario che agirà nel pieno rispetto della legislazione tedesca: qualora un qualsiasi ente dovesse richiedere l’accesso ai dati degli utenti europei, essi potranno essere visionati solo su approvazione del fiduciario e degli utenti stessi, e, anche in quel caso, la procedura dovrà essere svolta sotto la supervisione del responsabile. Il fiduciario designato sarà T-Systems, una compagnia affiliata a Deutsche Telekom.
Dalla metà del 2016 saranno perciò operativi a Magdeburgo e a Francoforte i due centri che offriranno i pacchetti di Azure, Office 365 e Dynamics. Essi saranno inoltre collegati ad una rete privata, in modo che i dati lascino mai la Germania: Microsoft punta con queste misure a conquistare le aziende che maneggiano dati sensibili, specialmente quelle operanti nel settore finanziario e medico, e a assicurare gli utenti europei contro le misure di agenzie governative e non.
Il progetto, che fino ad ora ha avuto un costo di 1.3 miliardi di dollari, è una rivoluzione nel mondo dei servizi cloud, dal momento che non si limita a portare un server all’interno di un area, ma garantisce il controllo operativo ad un ente locale.
Questa iniziativa deriva dal problema che molte compagnie americane devono affrontare quando si vedono domandare dal governo statunitense i dati relativi agli utenti europei, poiché rifiutare tale richiesta vuol dire infrangere le leggi U.S.A, mentre assecondarla vuol dire infrangere quelle europee: in quest’ottica, il sistema introdotto da Microsoft rappresenta una potenziale soluzione e, qualora dovesse avere successo, altre aziende statunitensi potrebbero iniziare ad adottarlo presto.