Instagram è pronto a mostrare le visualizzazioni dei video
Seguendo il modello di YouTube e Vine, anche Instagram vuole offrire agli utenti un feedback maggiore sull’effettiva portata dei video.
Instagram è il social visivo per eccellenza e ha sempre puntato ad offrire un servizio basato sulle possibilità creative: infatti, dopo l’introduzione dei video nel 2013, agli utenti sono stati messi a disposizione strumenti sempre più accattivanti, come Hyperlapse e Boomerang.
Ora però sembra che la piattaforma si stia evolvendo in maniera più pragmatica: sul blog ufficiale è stata annunciata una nuova feature, con la quale si darà agli utenti la possibilità di vedere quante visualizzazioni i propri video hanno ottenuto.
Il numero delle visualizzazioni verrà mostrato nello spazio che prima era dedicato ai like (i quali saranno ancora visualizzabili attraverso un tap) e si potrà controllare quali sono gli utenti che hanno visto il video attraverso una lista completa.
Questa novità farà sicuramente contenti gli inserzionisti e chi utilizza il social a scopo pubblicitario, dal momento che verrà fornito loro un feedback concreto sul rendimento delle pubblicazioni: non è infatti da escludere che Instagram abbia voluto inserire questa metrica per stare al passo di YouTube e Vine, i principali canali di condivisione video, i quali hanno sempre puntato a mettere in mostra i dati relativi a visualizzazioni e loops.
Rimane da vedere cosa si intenderà per visualizzazione: mentre YouTube considera un video come visualizzato solo dopo 30 secondi, Facebook, attuale proprietario di Instagram, registra una visualizzazione dopo 3 secondi. E’ quindi probabile che lo stesso parametro venga mantenuto anche in questo caso, vista la brevità dei video (la durata massima è di 15 secondi per video).
Nel caso il criterio dovesse essere davvero questo, allora non sarà semplice capire l’effettiva efficacia dei video, specialmente degli spot, i quali possono durare fino a 60 secondi. Se Instagram vuole realmente rendersi più interessante agli occhi degli inserzionisti (e sembra che lo voglia fare, visto che in previsione del Super Bowl ha raddoppiato la durata massima degli spot), allora dovrà cercare di fornire uno strumento capace di mostrare dati realmente utili e interpretabili dagli addetti ai lavori, poiché il rischio del conteggio dopo 3 secondi è quello di dare agli utenti numeri appaganti, ma che non corrispondono al quadro reale.