Google ha annunciato il lancio di nuove funzioni per gli annunci mobile legati al Play Store, tra le quali test delle app, maggiore targetizzazione e monetizzazione.

 

Il Play Store è uno spazio sul quale Google sta investendo parecchio, sia per quanto riguarda il lato utente, che quello sviluppatore/inserzionista, e le novità annunciate alla Game Developers Conference di quest’anno ne sono la conferma: l’inserimento di annunci Trial Run nei risultati di ricerca, l’introduzione di video a schermo intero, la targetizzazione per i giochi e un’implementazione di AdMob sono i cambiamenti apportati da Google per favorire l’advertising di giochi e applicazioni sullo Store.

 

Ecco quali sono le caratteristiche nel dettaglio di queste funzioni:

  • Annunci Trial Run
    Annunciati alla fine del 2015, i Trial Run Ads sono estensioni che danno la possibilità agli utenti di provare una app o un gioco per 10 minuti, prima di procedere all’acquisto. Questa settimana Google ha confermato il loro lancio e, cosa più importante, il loro inserimento nei risultati di ricerca. Questo stimolerà non poco l’interazione con le app, sia grazie alla maggiore visibilità degli annunci, sia alla possibilità di testare la app senza impegni.
  • Video a schermo intero
    Molti dei video utilizzati per gli annunci richiedono che l’utente ruoti il telefono per poter godere di un maggiore adattamento allo schermo: per questo motivo Google ha deciso di inserire un nuovo formato a schermo intero, orizzontale e immersivo, che non costringa ad orientare il display e, quindi, che renda l’esperienza dell’utente più fluida.
  • Targeting per utenti attivi
    Nel tentativo di offrire un servizio di targetizzazione ancora più efficace, Google ha introdotto la possibilità per gli inserzionisti di mostrare i propri annunci ad utenti che hanno passato più di 30 minuti giocando con una app, o a quelli che hanno utilizzato un gioco dello Store negli ultimi 30 giorni. In questo modo si potrà raggiungere utenti effettivamente attivi e più predisposti al download di un’applicazione.
  • Ampliamento della mediazione di AdMob
    Tra le varie app sta prendendo sempre più piede la mediazione premiata, ossia la funziona con la quale, cliccando su un annuncio, gli utenti ottengono delle ricompense utilizzabili in-app. Questo è un aspetto che la compagnia di Mountain View ha deciso di sviluppare introducendo maggiori possibilità per chi ospita annunci, allargando la lista di network e piattaforme legate alle inserzioni e continuando a lavorare sulla mediazione senza SDK.

 

Annunci mobile sempre più interattivi

 

Queste implementazioni sono un chiaro segnale delle attuali intenzioni di Google: dal momento che l’utilizzo del mobile è in costante crescita e il Play Store è sempre più coinvolto, l’obiettivo è quello di sviluppare una serie di strumenti per l’advertising che siano ottimizzati sulla base dell’esperienza da smartphone e tablet. Con questi mezzi a disposizione, gli inserzionisti potranno puntare maggiormente sull’interattività, caratteristica principale delle app, e quindi dare vita ad un nuovo modello di marketing.

 

Per il momento non è ancora chiaro quale sia l’effettivo impatto di queste innovazioni sui risultati degli annunci (anche se dal blog di Google si legge che il nuovo formato video, nei test, ha registrato un incremento delle interazioni), quindi bisognerà aspettare la completa divulgazione delle funzioni per poter avere qualche dato concreto.