Snapchat, l’app che sfugge alla crisi del download
C’è una crisi generale nel download delle app, sia sull’App Store di iOS, sia sul Play Store di Android. L’unica piattaforma che non conosce momenti bui è Snapchat.
Agli utenti un po’ più in avanti con gli anni sfugge ancora il senso di questa nuova app, Snapchat, che fa impazzire i teenager di tutto il mondo, ma i numeri parlano chiaro, come sempre: ci sono segni negativi per i download che riguardano Facebook, WhatsApp, YouTube e Twitter. Regge bene e ci guadagna invece Snapchat, che con un +109,9% è l’app più scaricata del momento.
Ma cos’è di preciso Snapchat, il servizio di messaggistica istantanea per smartphone e tablet che tanto successo sta avendo tra i giovanissimi? Snapchat è di certo una piattaforma che “mette in difficoltà” l’utente medio, abituato ormai a usare canali social strutturati e completi. Snapchat è diverso da tutto: è comunicazione diretta, senza fronzoli e filtri; potremmo definirla una sorta di chat amplificata, dove scambiare video e foto che però hanno una scadenza nel tempo: i contenuti non rimangono sul nostro profilo finché non decidiamo noi di eliminarli, come avviene negli altri social. I messaggi privati durano 10 secondi e possono essere visti solo una volta, i contenuti inseriti nelle raccolte invece durano 24 ore.
Snapchat è il social dell’immediatezza e il suo campo d’azione è rappresentato dai contenuti visual. Lo storytelling su questa piattaforma è molto emotivo e impulsivo.
Come può un’azienda sfruttare il potenziale di Snapchat?
Di certo bisogna stabilire l’obiettivo che si intende raggiungere utilizzando questa piattaforma. Non si potrà portare l’utente su landing page o pubblicizzare una call-to-action, ma tramite Snapchat un’azienda può fidelizzare il suo pubblico e creare una sua community. Può essere usato per raccontare la storia del brand in una prospettiva totalmente nuova e con obiettivi decisamente diversi rispetto a quelli monitorati attraverso Facebook, Twitter o Instagram.
Le aziende sono pronte al cambiamento di prospettiva e all’utilizzo di una piattaforma dalle potenzialità ancora poco conosciute ma interessanti?