Anche le banche iniziano ad appoggiarsi alla comunicazione social: il 90% apre almeno un canale ufficiale.

 

Se la presenza fisica delle banche sul territorio è in calo, cresce invece quella digitale. A monitorare questa evoluzione è una ricerca dell’Associazione Bancaria Italiana, la quale ha indicato come 9 banche su 10 abbiano attivato almeno un canale social e lo aggiornino costantemente. Ma non solo: in media, le banche sono presenti su circa 5 piattaforme diverse (Facebook, YouTube, Twitter e LinkedIn sono tra le più gettonate). Attraverso i social network, le banche sono in grado di veicolare le proprie offerte, ma anche di dialogare con il pubblico e avvicinarlo al mondo dei servizi bancari. Nello specifico, dallo studio emerge che:

  • Iniziative legate al territorio e pubblicazioni promozionali sono la parte più consistente dei vari piani editoriali.
  • Il 68% pubblica aggiornamenti pensati per l’educazione finanziaria.
  • Il 64% vuole inserire modalità di gamification e sondaggistica per fidelizzare ulteriormente il pubblico e divulgare la cultura finanziaria.
  • Il 55% ha attivato un servizio di customer care attraverso Facebook, Whatsapp, Skype e Telegram.

 

Da questi dati si capisce che le banche non solo stanno utilizzando i social media per veicolare i propri servizi e coinvolgere il pubblico, ma stanno anche trasformando il proprio linguaggio, adattandosi ai meccanismi della comunicazione social.

 

L’evoluzione della comunicazione bancaria

 

Essendo entrate nel vasto mondo del digitale, le banche si stanno muovendo per adattarsi il prima possibile alle sue logiche e alle sue strategie. Non a caso, le pubblicazioni diventato sempre più di carattere visivo e meno scritte (60% di foto e video, 30% di post testuali). Allo stesso modo, gli intervistati hanno affermato di voler tentare la via delle dirette streaming e quella dei chatbot; insomma, le realtà bancarie stanno adottando e mettendo in pratica tutte le regole essenziali del social media marketing, ricorrendo anche alle soluzioni più innovative.

 

Ma questo spostamento verso il mondo social non ha portato solo un cambiamento nel modo di comunicare. Le banche che hanno avviato questo progetto sono alla ricerca di nuove figure professionali, come community manager o addetti allo studio dell’impatto dei social network sulle performance, in modo da non sprecare o compromettere la grande opportunità offerta dai nuovi canali: i dati indicano che nel 73% dei casi gli utenti scoprono i servizi sui social, ma anche che il 46% si allontana a causa dell’eccessiva pubblicità, mentre il 25% lamenta una mancanza di feedback. Sulla base di queste informazioni, le banche intendono sviluppare un modello di comunicazione che sia utile, innovativo ma non intrusivo. Proprio quello che farebbe ogni azienda.