Orientare le campagne sui social media in base al pubblico
Una guida su come orientare le campagne di social media marketing a seconda delle differenze di utilizzo dei social media tra il pubblico.
Chiunque lavori nel campo del social e web marketing sa quanto sia importante intercettare il pubblico giusto e profilato per proporre i prodotti e i servizi dei clienti o della propria azienda. Non è importante solo intercettare le persone, ma anche definire una strategia e individuare qual è il social network più adatto.
Sprout Social, un’agenzia americana, ha cercato di fare luce sulle abitudini social di diverse generazioni, considerando nello studio i cosiddetti millennial (persone tra i 18 e i 34 anni), la generazione X (di età compresa tra i 34 e i 54 anni) e i baby boomer (della fascia di età 55+).
Lo studio decreta che Facebook è la piattaforma più popolare in tutte le fasce demografiche.
I millennial sono quelli che utilizzano più piattaforme social contemporaneamente, spingendo quindi i social media marketer a formulare delle strategie che rispecchino gli equilibri (o squilibri) sociali che si manifestano al loro interno.
La ricerca mostra inoltre come i millennial e la generazione X abbiano una probabilità due volte superiore rispetto ai baby boomer di seguire un brand sui canali social: è importante, quando si fanno campagne di branding, selezionare la fascia d’età adatta per ottenere prestazioni migliori e fare in modo che l’ADV abbia efficacia.
Quali sono le preferenze del pubblico sui social media?
Dal report emerge che i millennial sono più propensi a seguire i brand d’intrattenimento (38%) e informazione (42%), mentre la generazione X è più interessata ai concorsi a premi (41%), e alle offerte e promozioni (58%). Anche i baby boomer sono alla ricerca di offerte e promozioni (60%), così come informazioni sui prodotti da acquistare (53%). Se i millennial e la generazione X seguono i brand e interagiscono con essi sui social, i baby boomer si limitano invece ad essere osservati e non cercano il confronto con i brand.
Sui social media la generazione X si dimostra anche la più impietosa nei confronti di un brand, se questo ha tenuto un comportamento giudicato offensivo delle convinzioni dell’utente. I baby boomer invece odiano lo spam, e le brutte esperienze con i prodotti del brand sono una motivazione importante per tutte le fasce di età per smettere di seguire il brand.
La giusta strategia social per fidelizzare la generazione X
Lo studio mette in risalto un fatto fondamentale: la generazione X si dimostra essere il target più appetibile nel breve periodo: il 67% degli utenti appartenenti a questa generazione è più orientato ad acquistare i prodotti e i servizi dei brand seguiti sui social.
Come fare allora per “entrare nelle grazie” della generazione di utenti di età compresa tra i 34 e i 54 anni, quella che sembra più disposta ad acquistare prodotti pubblicizzati sui social network? La cosa migliore da fare è non deluderla: bisogna porre attenzione all’utente, costruire e mantenere la fiducia con un’ottima strategia di customer care.
I dati del report di Sprout Social sono ovviamente generali: possono aiutare ad indirizzare le strategie, ma è bene anche fare delle ricerche più specifiche sul proprio pubblico di riferimento per raggiungere gli obiettivi prefissati.