Big Data: il cognitive computing è il futuro, ma pochi sono pronti
Il cognitive computing può essere la rivoluzione nella lettura dei Big Data. Ma la maggioranza delle aziende non è ancora pronta ad adottarlo.
Supportare il marketing attraverso l’impiego dei Big Data e del cognitive computing potrebbe essere la svolta per molte aziende e in tanti se ne stanno rendendo conto. Secondo l’indagine di IBM “From data deluge to intelligent insights: Adopting cognitive computing to unlock value for marketing and sales”, per il 64% dei responsabili marketing il proprio settore è pronto all’introduzione delle tecnologie cognitive. Tuttavia, solo nel 24% dei casi sono pronte strategie adatte.
Per gli intervistati, i sistemi cognitivi digitali e i Big Data aiuteranno a comprendere meglio i bisogni degli utenti e a garantire una loro maggiore soddisfazione, con migliori ritorni sull’investimento. Ciò che frena l’adozione di questi strumenti, però, è l’impreparazione dell’azienda.
Potenzialità e bisogni del cognitive computing
Il principale vantaggio del cognitive computing risiede nella possibilità di comprendere meglio il proprio pubblico e potergli quindi venire incontro con strategie e soluzioni di maggiore efficacia. Non a caso, tra gli intervistati, buona parte delle aziende che negli ultimi 3 anni hanno superato la concorrenza per ricavi e redditività rileva e analizza i dati di mercato attraverso questa metodologia.
Ma di cosa hanno bisogno le aziende per poter implementare correttamente questa risorsa? IBM sottolinea alcuni aspetti fondamentali:
- Utilizzo di sistemi cognitivi nelle piattaforme digitali
Applicazioni mobile, siti web e IoT sono fonti importanti di dati strutturati e non, dal mommento che raccolgono grandi quantità di informazioni sui comportamenti e le preferenze degli utenti. Per questo è fondamentale che la tecnologia cognitiva sia presente al loro interno.
- Formare i dipendenti
Per sfruttare al meglio i dati, il personale non deve possedere solo competenze analitiche, ma anche consocenze legate al business, così da poter migliorare le proprie capacità decisionali e ottenere un effettivo beneficio in termini di marketing.
- Estendere l’utilizzo dei dati oltre il marketing
L’ambito del marketing trae benefici diretti dall’analisi dei dati, ma non è l’unico campo in cui essi si rivelano utili. Servizio clienti, logistica, risorse umane e sviluppo del prodotto sono solo alcuni dei rami che possono beneficiare di informazioni approfondite sul comportamento dei clienti. Inoltre, la condivisione di queste risorse anche con i collaboratori può dare vita a nuove opportunità di business.
In sintesi, quello del cognitive computing è senza dubbio un futuro interessante per le aziende, le quali però, come per ogni innovazione, devono imparare a porre le basi per adottarlo al meglio. Questa operazione è senza dubbio complessa e sfaccettata, dal momento che richiede un investimento informatico, formativo e gestionale, ma è l’unico modo per evitare di perdere terreno rispetto alla concorrenza.