Facebook mette a disposizione un link per verificare se le proprie informazioni sono state utilizzate da Cambridge Analytica. E Zuckerberg risolleva le azioni con le risposte al Congresso.

 

 

Come si fa a sapere se il nostro profilo è tra gli 87 milioni coinvolti nel caso Cambridge Analytica? Semplicemente cliccando sul link fornito da Facebook: aprendo la pagina, insieme ad una spiegazione dei fatti, comparirà un messaggio personale che ci dirà se noi o i nostri amici abbiamo effettuato l’accesso a “This is Your digital Life”, l’app incriminata, e se le nostre informazioni sono state utilizzate.

 

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Il messaggio relativo alla condivisione delle informazioni

 

L’iniziativa fa parte della serie di misure messe in atto dal social per riparare al recente scandalo. Oltre ad informare gli utenti coinvolti, Facebook ha fornito anche la possibilità di rimuovere facilmente l’accesso alle app presenti sulla piattaforma.

 

facebook app

 

Ma la compagnia di Palo Alto non si è limitata a questo: al momento, è in corso un’analisi di tutte le attività sospette effettuate dagli sviluppatori e sono state poste limitazioni all’uso delle API, in modo da regolare l’accesso alle informazioni.

 

Zuckerberg al Congresso

 

E mentre in Rete è partita la controffensiva per la sicurezza dei dati, nella realtà, più precisamente davanti al Senato americano, Zuckerberg ha giocato una partita di 5 ore per salvare l’immagine della sua creatura. L’amministratore delegato di Facebook ha risposto alle domande dei senatori riguardo il ruolo del social, chiarendo le responsabilità verso la privacy degli utenti e illustrando gli impegni attuali e futuri in materia.

 

L’assunzione di responsabilità e l’approccio positivo devono avere fatto colpo sugli investitori, visto che, al termine della testimonianza, il titolo ha ripreso il 4,5%. Un risultato importantissimo, dopo il calo del 14% registrato nel periodo successivo allo scoppio dello scandalo.