Anno nuovo, social nuovi: cosa succederà nel 2016?
Con l’arrivo del nuovo anno, le piattaforme social apporteranno nuove funzioni, chi per confermare i risultati del 2015, chi per cercare di fare meglio. Quali potrebbero essere i cambiamenti più significativi?
Con il concludersi del 2015, che ha visto numerosi innovazioni nel mondo dei social network, gli addetti ai lavori non possono fare a meno di interrogarsi su quali saranno le mosse che i vari canali faranno per ottimizzare ulteriormente i propri servizi.
Ecco una panoramica di quelle che sembrano essere le idee e le possibilità maggiormente condivise:
Facebook è stato estremamente attivo quest’anno sotto il punto di vista delle implementazioni, ottenendo risultati positivi in ogni ambito.
Per questo motivo, nell’anno venturo, dovrà saper confermare questa capacità di innovarsi e migliorare, e potrebbe farlo attraverso:
- Oculus: la realtà virtuale potrebbe essere un gran colpo per l’azienda di Zuckerberg, che si è già mossa nel campo con l’introduzione dei video a 360°, e che potrebbe, con questo strumento, avere un grosso impatto su ogni aspetto della nostra esperienza social, dallo shopping ai giochi on-line, rendendola ancora più coinvolgente. Tuttavia, in molti ritengono che l’anno del lancio effettivo sarà il 2017.
- Reactions: questa nuova funzionalità potrebbe cambiare le dinamiche di interazione fra gli utenti, rappresentando una chiave di lettura importante per i marketers intenti a leggere le reazioni della commuity.
- Conversion Lift: chi utilizza Facebook a scopi pubblicitari sarà felice di questo strumento, il quale permetterà di controllare quali conversioni sono state ottenute grazie agli Ads sul social.
- M, l’assistente vocale: con l’introduzione di un assistente vocale proprio, Facebook si prepara certamente a competere nel 2016 con Google, Apple e Microsoft anche nel campo dell’intelligenza artificiale. Vedremo come e se riuscirà a differenziarsi nell’offerta.
- Messenger per aziende: dall’anno prossimo le aziende potrebbero sfruttare l’enorme potenziale della chat privata di Facebook per creare canali di comunicazione diretta con i clienti, con l’eventuale possibilità di inserire annunci al suo interno.
- Piattaforme specifiche: per garantire un servizio ancora più ampio, il social californiano ha iniziato a lavorare ad una piattaforma video e ad una piattaforma di shopping, le quali saranno probabilmente implementate durante il 2016.
Diversa la situazione per il social cinguettante: i numeri di quest’anno non sono dei migliori e la piattaforma ha bisogno di una svolta decisa.
Ecco alcuni fattori che potrebbero risollevare le sorti del gruppo di San Francisco:
- Emoji: essendo quanto di più simile alle Reactions di Facebook, le Emoji rappresentano uno dei pochi strumenti validi ai quali Twitter può ricorrere per incrementare l’engagement dei suoi utenti: ovviamente questo vuol dire allargare il numero e la tipologia di “faccine” che possiamo utilizzare. Per questo motivo è possibile che nel 2016 vedremo parecchie Emoji basate su brand ed eventi.
- Higlights: il servizio di Highlights, con la possibilità di recapitare in maniera istantanea i luoghi di discussione agli utenti, sarà sicuramente una delle funzionalità sulle quali Twitter continuerà a lavorare anche nel 2016.
- Tweet modificabili: una mossa vincente potrebbe essere quella di concedere la possibilità di modificare i tweet già inviati, cosa che renderebbe la vita molto più semplice agli utenti che inviano un testo errato.
- Analisi dei dati e Customer Service: rivolgersi ai brand e convincerli di possedere dati monetizzabili sarà certamente una delle sfide dell’anno prossimo: i dati in sé non sono difficili da convertire, la parte complicata sarà garantire un servizio di analisi efficace (e non troppo costoso), comunicato in maniera ottimale. Allo stesso modo sarà importante implementare la possibilità delle aziende di utilizzare la piattaforma per il proprio servizio clienti: questo servizio potrebbe arrivare anche grazie all’acquisto di Whetlab e ad un sistema appoggiato sull’intelligenza artificiale.
- Rapporto con Google: non è un mistero che Twitter e Google abbiano un rapporto stretto, dal momento che “l’uccellino” fornisce a Big G una serie di dati utili per implementare lo strumento di ricerca, oltre che una base per veicolare i contenuti di Google Ads. L’interesse di Google nei confronti di Twitter è probabilmente dovuto alla necessità di trovare un social di riferimento che sostituisca Google + e che permetta di non perdere troppo terreno rispetto a Facebook. Per questo motivo, nel 2016, tale partnership potrebbe avere degli sviluppi interessanti.
Instagram non ha certo avuto problemi di popolarità, anzi; tuttavia potrebbero esserci alcuni fattori in grado di minare la sua costante ascesa. Nel 2016 il gruppo, acquistato da Facebook nel 2012, dovrà tenere conto degli effetto di:
- Introduzione degli ads: l’aver inserito la possibilità di pubblicare annunci è sicuramente una mossa che ha garantito ad Instagram la simpatia delle aziende, mentre potrebbe aver avuto l’effetto contrario sugli utenti, i quali non hanno mai dovuto aver a che fare con la presenza di inserzioni, le quali potrebbe risultare fastidiose. Sarà quindi importante che il social stabilisca delle linee guida adeguate e che rappresentino un giusto compromesso tra le opportunità per gli inserzionisti e il rispetto per gli utenti. In caso contrario, questa monetizzazione della propria popolarità potrebbe costare caro in termini di utenze.
- Nuovo sistema di ricerca: Instagram sta lavorando ad un nuovo sistema di ricerca basato sul riconoscimento delle immagini. Sarà interessate vedere come tale funzionalità verrà sviluppata, sia per quel che riguarda la competizione con gli altri social a carattere visivo (Facebook e Pinterest stanno a loro volta puntando ad un sistema simile), sia per le possibilità che essa potrebbe offrire in termini di product placement e pubblicità.
- Multi-account: la recente implementazione del sistema di account, che permette di gestire più profili contemporaneamente senza dove effettuare il log out, è senza dubbio una delle modifiche più gradite agli utenti di Instagram, specialmente tra i social media manager. Il prossimo step potrebbe essere la possibilità di programmare i post, tanto richiesta dalla community.
Linkedin non è una piattaforma molto propensa ai cambiamenti e probabilmente nel 2016 manterrà la stessa impostazione. L’unica modifica degna di nota avverrà nell’utilizzo dei dati, dal momento che sarà possibile per gli utenti di Linkedin Business accedere al database professionale del social, ottenendo in tal modo un servizio di ricerca candidati ancora più accurato. Questo potrebbe essere un gigantesco passo avanti nel mondo dei servizi di assunzione e potrebbe rappresentare una grande spinta per la popolarità di Linkedin, sia tra i datori di lavoro che tra chi presenta una candidatura.
YouTube
Per la felicità di Google, anche YouTube figura tra i canali che chiuderanno il 2015 in maniera estremamente positiva. Per mantenere questo trend, il “tubo” non dovrà fare molto, dal momento che sembra aver trovato una formula efficace. Tuttavia, la piattaforma ha deciso di fidelizzare gli utenti, specialmente gli uploader, con alcuni accorgimenti che vedremo completamente attivi nel 2016:
- YouTube Red: si tratta di un canale simile a Netflix, con un abbonamento mensile (10 dollari circa), che consentirà agli iscritti di vedere i video senza il disturbo delle pubblicità: le entrate derivate dalle iscrizioni andranno in parte ai produttori di contenuti, con il fine di stimolare la produzione di materiale di qualità. In questo modo YouTube vuole soddisfare contemporaneamente le esigenze dei viewers, fornendo un servizio di alta qualità e privo di interruzioni pubblicitarie, e dei produttori di video, che avranno una remunerazione per il proprio lavoro e uno spazio focalizzato dove apparire.
- Maggiori garanzie ai videomakers: dato l’elevato numero di infrazioni al copyright e condivisioni social, il canale ha deciso di prendere delle misure legali più complesse per garantire i diritti dei creatori di video (puntando così ad una maggiore fidelizzazione). Non è ancora chiaro quali misure verranno adottate, ma è certo che essere rappresenteranno un cambiamento in alcune delle dinamiche del social.
Alla luce di tutti questi possibili cambiamenti, rimane da vedere come reagirà il pubblico e, di conseguenza, quali misure dovranno adottare gli addetti ai lavori.