Più informazioni disponibili, più rischi per la privacy

Negli ultimi anni abbiamo assistito all’esplosione di migliaia di servizi online e web application. Con l’arrivo del Cloud, inoltre, abbiamo ripensato alla privacy in nuovi termini.

EMC ha svolto uno studio chiamato Privacy Index con l’obiettivo di comprendere atteggiamenti e abitudini degli utenti in 15 paesi. L’indagine riguarda le insidie che il web riserva per la privacy, che viene volata in maniera troppo semplice, attraverso attacchi mirati, falle e malware.

EMC privacy Index Italia

Il luogo in cui risiedono i nostri dati sta assumendo sempre più importanza, visto che esistono diverse tipologie di legislature in materia di gestione dati.

Pensiamo solo a Dropbox o a Google Drive. Come fare per aumentare il proprio livello di privacy e quali sono le azioni da dover attuare?

 

I Paesi coinvolti nello studio di EMC sono stati 15 e Privacy Index ha raccolto l’atteggiamento online di oltre 15 mila consumatori.

 

L’atteggiamento degli utenti nei confronti della web privacy è interessante, in quanto emerge che:

  • il 91% abbraccia la tecnologia perché ne apprezza i vantaggi, come l’accesso più veloce alle informazioni
  • solo il 27% è disposto a sacrificare la propria privacy in Rete
  • l’81% ritiene che si verificherà una riduzione del divello di privacy online nei prossimi 5 anni e anche rispetto a un anno fa, oggi si ha la sensazione di avere meno privacy

 

E per quanto riguarda l’Italia?

Nello stivale solo il 29% del campione intervistato si è dichiarato disponibile a sacrificare il proprio livello di privacy, con l’obiettivo di godere di tutti i vantaggi di tecnologie e web.

Solo il 41% degli utenti cambia regolarmente la propria password

1 utente su 3 non possiede nessuna password su telefoni e tablet, o non regola le impostazioni legate alla privacy sui Social Network.

 

 

“Il Privacy Index può offrire un ampio ventaglio di spunti di riflessione sull’impatto costante che l’innovazione esercita nella vita quotidiana, ma soprattutto evidenzia che non c’è limite alle potenzialità della tecnologia, se tutti i player coinvolti lavorano per incrementare la fiducia degli utenti verso il contesto digitale”. Marco Fanizzi, CEO di EMC Italia

 

Infografica EMC Privacy Index Italia

Questi dati denotano come, anche se si riscontra sensibilità nei confronti della privacy dei propri dati, non vengano attuate tutte le azioni per preservare la privacy durante la navigazione quotidiana. E dire che gli italiani navigano pure regolarmente sui Social Media e acquistano prodotti online.