Una stima indica come, nel 2017, il mobile advertising sarà il principale mezzo pubblicitario della Rete, grazie soprattutto alla crescita cinese.

 

Che il tutto il sistema legato alla navigazione da mobile stesse vivendo un considerevole boom era chiaro a tutti; tuttavia non si può non rimanere sorpresi nel leggere che l’anno prossimo il mobile advertising diventerà la prima opzione di investimento per la pubblicità online, soprattutto se si considera che tale avvenimento era stato previsto per il 2018: ad aggiustare il tiro è il nuovo report di Zenith, dove viene indicato che, a livello globale, nel 2017 verranno spesi 99.3 miliardi di dollari per la pubblicità per mobile, contro i 97.4 per quella desktop.

 

Questo sorpasso repentino è sicuramente legato alla rapida crescita del settore mobile, il quale ha ottenuto un aumento del 95% nel 2015, mentre la crescita prevista per il 2016 e 2017 è rispettivamente del 46% e 29%. Trattandosi del principale mezzo con gli utenti accedono ai servizi online, era logico che anche sarebbe arrivato anche il primato legato alle inserzioni. Complice del sorpasso sarà anche la contrazione della spesa per la pubblicità su desktop: dopo aver raggiunto la massima spesa nel 2014 con 98.9, l’advertising per dispositivi fissi ha inevitabilmente risentito dell’aumento di popolarità del mobile, iniziando un declino che si prevede essere stabile.

 

Chi guida la crescita del mobile advertising?

 

La Cina è uno dei paesi in cui le inserzioni per dispositivi mobili sono già la prima opzione, con un abbondante 56%, che potrebbe arrivare ad essere il 78% entro i prossimi 2 anni. Ma, all’interno del colosso asiatico, il primato non è solo nell’ambito online, visto che il mobile advertising è vicino a superare anche la televisione. Altro dato significativo sul ruolo trainante della Cina è l’imminente sorpasso sugli Stati Uniti per quel che riguarda la spesa per questo tipo di pubblicità: l’anno prossimo gli inserzionisti cinesi spenderanno 32,7 miliardi di dollari, contro i 30.5 degli americani. Terzo posto per la Gran Bretagna, dove il 51% degli investimenti verrà indirizzato verso soluzioni mobile.

 

Per quanto riguarda l’impatto globale, invece, la pubblicità su mobile è destinata a rimanere ancora dietro a quella televisiva (127,8 miliardi per la prima, 192,2 per la seconda) e si affiderà principalmente alle inserzioni video e quelle tramite social network, per le quali è prevista una crescita rispettivamente del 20,1% e del 23,6%.
Resta da vedere se le stime prodotte e le conseguenti premesse verranno mantenute o se la crescita si stabilizzerà e non raggiungerà i picchi previsti: anche se i trend positivi della navigazione mobile sembrano dare adito alle previsioni, molto dipenderà dalla costanza del mercato dei dispositivi e da quello delle app, elementi trainanti delle cifre registrate fino a questo momento.