Messenger e WhatsApp, nel futuro di Facebook ci sono i messaggi
Calano i download e il tempo trascorso sulle applicazioni, a crescere è solo la messaggistica. Ecco perché nel futuro di Facebook ci saranno applicazioni come Messenger e WhatsApp.
Secondo uno studio condotto da SimilarWeb che prende in considerazione i dispositivi Android, si passa meno tempo all’interno delle app di social networking: nei nove Paesi analizzati (Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Spagna, Australia, India, Sudafrica, Brasile e Spagna) l’installazione dell’app di Facebook è scivolata del 9% in un anno, e nello stesso periodo di riferimento le statistiche del suo utilizzo sono in calo o stazionarie.
A trionfare invece, sono le app di messaggistica: Messenger e WhatsApp non sembrano arrestarsi nella loro ascesa.
Negli Stati Uniti, dal marzo 2015 al marzo 2016, l’installazione di Messenger è aumentata del 2%, mentre WhatsApp nello stesso periodo di riferimento è stata installata dal 5% in più di persone.
Alla luce di questi dati si comprendono benissimo le parole di Stan Chudnovsky, dal 2015 responsabile di Messenger, intervistato dal Corriere della Sera:
Whatsapp sta crescendo molto nei mercati in via di sviluppo, a beneficio di persone con una scarsa connessione e alcuna possibilità alternativa di comunicare. Messenger si sta comportando bene nei mercati maturi e concede un’esperienza più ricca e variegata. L’accelerazione è destinata a continuare per entrambe.
È quindi più chiara la strategia di Zuckerberg a più di due anni di distanza dall’acquisizione dei prodotti WhatsApp e Messenger: se l’app verde è ideale per conquistare i mercati in via di sviluppo, quella blu viene invece utilizzata come terreno per sperimentazioni più ardite e avanzate, che interessano maggiormente mercati e persone più esigenti. E tra le sperimentazioni su Messenger è impossibile non citare i chatbot, annunciati dagli sviluppatori ad aprile scorso.
Le persone scaricano sempre meno app e trascorrono meno tempo su quelle che hanno già installato sui loro dispositivi, e tra le app più usate al mondo ben 4 sono di proprietà di Facebook (Facebook, Messenger, Instagram e WhatsApp). È chiaro allora che l’obiettivo degli sviluppatori di Menlo Park è aiutare gli utenti a trovare quello che vogliono senza dover scaricare nulla o attivare notifiche: la strada intrapresa in questo senso è costellata dai bot, che porteranno all’interno delle chat servizi e informazioni in linea con le esigenze degli utenti.