L’interazione organica dei post è in netto e si sospetta una mossa di Facebook per spingere le aziende ad investire nelle sponsorizzazioni dei contenuti.

 

 

Vi ricordate di quando creare contenuti altamente condivisibili su Facebook era il modo migliore per ottenere visibilità a basso costo? Ecco, quei bei tempi potrebbero diventare solo un ricordo: negli ultimi mesi, infatti, i post delle aziende hanno subito un calo del 20% nelle interazioni, passando dalle 340 di gennaio alle 264 di giugno. A dimostrarlo è una ricerca condotta da BuzzSumo, che ha preso in analisi 880 milioni di post.

 

FB-engagements

 

 

Una brutta notizia dunque per tutte le pagine che fanno della condivisione e dell’interazione il loro cavallo di battaglia. Ma a cosa è dovuto questo calo? Probabilmente i continui cambi di algoritmo, i quali, pensati per ridurre la visibilità dei post contenenti notizie false e dannose, hanno finito col danneggiare anche il resto delle pubblicazioni. L’esempio lampante è quello di Lercio, pagina satirica con una fan base di oltre 1 milione di utenti, i cui post sono stati scambiati per fake news e quindi i suoi post sono stati visti solo da alcune decine di persone.

 

Si salvano solo i video

 

Questi cambiamenti, però, mostrano un trend molto chiaro nei programmi di Facebook, ossia la predilezione per i video. Infatti, questo è l’unico formato a non aver subito un calo drastico della visibilità. segno che il social preferisce mostrare ai suoi utenti contenuti altamente visivi, rapidamente consumabili e pensati per essere visti anche da mobile.

 

A conferma di questo fatto c’è la picchiata dei post con link, il formato che in assoluto riceve il minor numero di interazioni.

 

 

 

Per sopravvivere bisogna spendere? Si, ma in maniera intelligente

 

Visto il continuo calo negli ultimi mesi della visibilità e dell’interazione organica, in molti hanno cominciato a chiedersi se non si tratti di una manovra dello stesso Facebook per spingere le aziende che cercano visibilità sulla piattaforma a ricorrere all’advertising. Un dubbio più che legittimo, visto che la compagnia di Menlo Park basa i propri ricavi sugli annunci a pagamento.

 

Le pagine sono quindi condannate a spendere per poter raggiungere i propri fan? Probabile, ma tale spesa può essere ottimizzata. Ecco cosa serve per farlo:

  • Targetizzazione studiata
    Un ottimo modo per ridurre la spesa media dell’advertising e ottimizzare il budget è quello di studiare attentamente il pubblico al quale rivolgersi. Il business manager di Facebook permette di scegliere tra numerosi aspetti, quali gli interessi, le abitudini e le caratteristiche demografiche: più azzeccato sarà il target, maggiore sarà la visibilità (e minore la spesa).

 

  • Contenuti originali e condivisibili
    Anche se per raggiungere gli utenti, i post devono essere a pagamento, ciò non toglie che si possa comunque ottenere condivisioni e, quindi, visibilità gratuita. Anche in questo caso la chiave è lo studio del pubblico, fondamentale per realizzare contenuti in linea con i valori della community: fare leva sugli interessi e le emozioni condivise delle persone è il modo migliore per spingerli all’interazione.

 

  • Adottare una strategia di pubblicazione
    I singoli contenuti sono importanti, ma è bene che siano inseriti all’interno di un piano di comunicazione ben pianificato. Pubblicare nei momenti più opportuni, cavalcando temi caldi o esigenze particolari del pubblico è la base per una buona strategia. Dopotutto, un post sponsorizzato che faccia riferimento a un fatto altamente chiacchierato, difficilmente si perderà nel nulla.