Annunci AdWords: gli utenti possono “metterli a tacere”
Gli utenti ora hanno la possibilità di silenziare gli annunci AdWords. Quindi bisogna fare massima attenzione alla propria strategia.
Se l’annuncio è troppo molesto, basta silenziarlo. Questa è la soluzione che dal 25 gennaio 2018 Google ha messo a disposizione dei suoi utenti, permettendogli di mettere in muto le inserzioni fastidiose. Attenzione, perché non si tratta di tutte le inserzioni, ma solo quelle di remarketing, ossia che seguono le persone su altri siti dopo che esse hanno visitato quello dell’inserzionista.
“Nel 2017 abbiamo ricevuto più di 5 miliardi di segnalazioni che ci chiedevano di silenziare annunci poco rilevanti”. Questa è la dichiarazione di Google dietro alla scelta di inserire tale novità, che consentirà alle persone di bloccare gli ad per un massimo di 90 giorni. Ciò significa che il remarketing è sulla via del tramonto? Assolutamente no, ma solo a patto che venga fatto con il giusto criterio.
È remarketing, non spam
Anche se non c’è nulla che possa impedire alle persone di silenziare i nostri annunci, c’è sempre la possibilità di migliorarli, così da offrire un’esperienza utile ed evitare che vengano messi a tacere. I segreti per fare questo? Sono essenzialmente 2, ossia:
- Rilevanza
Questa è un concetto piuttosto scontato, ma ora diventa fondamentale. Gli annunci devono essere altamente rilevanti e utili per le persone che li visualizzano. Se essi vengono silenziati, significa che alle persone non interessano, oppure che sono di bassa qualità. In tal caso, la cosa migliore da fare è affinare il pubblico in modo che sia quanto più pertinente possibile. Dopodiché, è necessario lavorare sulla qualità dell’inserzione: raffinare la parte grafica e provare diversi formati è senza dubbio il primo passo. - Frequenza
A nessuno piacciono le cose insistenti, specialmente quelle che cercano di vendere qualcosa. Ecco perché, per evitare di finire nella lista nera, un annuncio non dovrebbe essere troppo frequente. Nelle impostazioni delle campagne Display è possibile porre un limite di impressioni, in modo che gli utenti non vedano troppe volte l’inserzione.
Infine, un’altra iniziativa da considerare è quella di coinvolgere anche un altro canale, come Facebook: grazie alle campagne sul social, infatti, è possibile effettuare azioni di remarketing anche verso le persone che hanno visitato il sito web, utilizzato l’app o compilato un contact form.