Facebook sta sperimentando in sei Paesi del mondo una bacheca che raccoglie i post organici, meno visibile rispetto al News Feed tradizionale che resterà invece a pagamento.

 

Quando si tratta di sorprendere, Facebook riesce sempre nell’intento: l’ultima novità in casa Zuckerberg è un esperimento condotto finora in soli sei Paesi del mondo (Sri Lanka, Bolivia, Slovacchia, Serbia, Guatemala e Cambogia), che potrebbe cambiare radicalmente il News Feed come lo conosciamo oggi.

In questi Paesi il social sta mostrando nel News Feed principale soltanto post degli amici e pubblicità e ha spostato in Explore, una seconda e meno accessibile bacheca, i contenuti non sponsorizzati, come le notizie. In Italia, il Feed Esplora mostra i post più popolari su Facebook, anche di Pagine alle quali non è stato messo il “Mi piace”. Nei Paesi coinvolti dal test, invece, sono stati spostati in Explore tutti i contenuti non a pagamento! Questo News Feed secondario rappresenta senza dubbio un colpo mortale per le aziende che promuovono i loro contenuti su Facebook senza investire in pubblicità.

 

Le reazioni dei media coinvolti

I media dei Paesi coinvolti nell’esperimento riferiscono di un crollo nel traffico nel periodo del test, fra il 60 e l’80% delle interazioni. Secondo Adam Mosseri , responsabile del News Feed di Facebook, «l’obiettivo del test è capire se gli utenti preferiscano avere spazi differenziati per i contenuti personali e quelli pubblici». Mosseri chiarisce che per il momento la novità è solo in una fase di sperimentazione e «non c’è nessun piano per adottarla in altri Paesi o per introdurre opzioni a pagamento per far comparire le pagine nel News feed o in Explore».

Filip Struhárik, redattore e social media manager del giornale slovacco Denník N, ha scritto che l’introduzione di Explore ha coinciso con «il più importante crollo nelle interazioni che abbiamo mai visto». Le visualizzazioni delle pagine Facebook dei principali media slovacchi sono diminuite d’improvviso di quattro volte.

 

 

 

È difficile immaginare una convivenza non contraddittoria tra questo News Feed secondario, che di fatto nasconde alla vista degli utenti le notizie pubblicate dagli editori, e l’introduzione di Instant Articles, il servizio che facilita la sottoscrizione di abbonamenti ai giornali attraverso Facebook.

Per il momento abbiamo la parola di Mosseri e di quella dobbiamo fidarci: i test condotti nei sei Paesi su Explore non troveranno seguito nel resto del mondo. Staremo a vedere!