Quando il contenuto diventa virale per fare beneficenza.

Se non avete visto un video del genere online o al TG probabilmente avete passato un’estate veramente top, su un’isola deserta lontano da tutto. Chi invece si è connesso o ha acceso la TV sa già di cosa stiamo parlando.

Le secchiate di acqua e ghiaccio che personaggi famosi e non si gettano addosso arriva da un’idea di Pete Frates, giocatore di baseball e vittima della SLA, che ha escogitato questa trovata per cercare fondi per la ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Pete Frates

L’associazione americana che aiuta i malati di SLA è effettivamente la fonte, lo start che ha lanciato la campagna su Facebook.

 

 

Ice Bucket Challenge Bill Gates
Ice Bucket Challenge Bill Gates

Come funziona l’Ice Bucket Challenge

Sono necessari un secchio pieno di acqua gelata e uno smartphone che possa filmare l’eroico gesto di autoinfliggersi un fresco gavettone in questo “torrida estate”. Al termine dell’azione sarebbe necessario versare una donazione alla ricerca e “nominare” (come ci hanno insegnato nei reality show) altre persone, le quali riproporre lo stesso spettacolo. In ultimo, il tutto va condiviso sui social.

 

Ice bucket challenge twin peaks

Reazioni: pollice su o pollice giù?

Le reazioni sono state diverse: qualcuno ha accettato la sfida e si è fatto una doccia gelata, qualcuno ha rifiutato la prova e ha, comunque, fatto la donazione, approfittando per parlare di altre cause. Non è mancato chi si è cimentato nell’IBC senza nemmeno sapere di cosa si trattasse.

Personaggi del cinema, politici e protagonisti dello star system hanno contribuito a rendere virale questo contenuto: la pratica si è diffusa alla velocità della luce, coinvolgendo persone di ogni paese ed età.

Il motivo di tanto successo? Come al solito, le emozioni.

E lo scopo: IBC è più di una semplice campagna di sensibilizzazione. Nasconde un aspetto divertente, umano, non mostra gli effetti della malattia, come tante campagne che magari possono anche spaventare.

 

In molti si sono scagliati contro l’IBC per via del diritto alla privacy. Far beneficenza dovrebbe essere un’azione privata, e, secondo alcuni rumors, sono molti i VIP che non hanno donato un quattrino o che hanno donato troppo poco.
Gli epic fail, poi, non si contano nemmeno.

 

 Anche i brand si gettano il ghiaccio addosso

I responsabili dell’ufficio marketing di importanti marchi hanno partecipato, o hanno cercato di stare nel personaggio.
Come Mc Donald’s, ad esempio:

 

L’azienda che ha fatto più parlare è stata Samsung, che ha colto la palla al balzo per dimostrare che il suo Galaxy S5 può resistere all’acqua:

 

I risultati

  • Nell’ultimo mese, dal 22 al 24 agosto, solo in italia si sono raccolti per la ricerca sulla SLA 150.000 €, partendo da una base di 24.000;
  • L’ALS Association ha raccolti 79,7 milioni di dollari. Lo scorso anno erano arrivati a 2,5 milioni;
  • I tweet con l’hashtag #icebucketchallenge da metà giugno sono oltre 118.000;
  • Su Facebook più di 28 milioni di persone hanno parlato dell’IBC con post, like e commenti;
  • 2,4 milioni i video condivisi;
  • I paesi più coinvolti sono stati Australia, Stati Uniti e Nuova Zelanda;
  • Tra il 10 e 17 agosto è avvenuto il boom IBC.

 

E voi, avete partecipato? Avete dato il vostro contributo? 🙂
Vi salutiamo con un video IBC che ci ha colpito, quello di David Lynch: