Prima dell’avvento dell’era digitale le aziende impostavano le loro strategie di vendita classificando i consumatori in base ai dati sociodemografici e agli stili di vita.

 

Ora non è più così. Lo smartphone è diventato il punto di partenza di tutte le attività quotidiane e la ricerca di informazioni, la relazione con i brand, l’acquisto di prodotti avvengono attraverso lo schermo di un device mobile che ha modificato il processo di acquisto del consumatore.

Google ha analizzato questo fenomeno in una ricerca intitolata Micro Moments.

 

Cosa si intende per micro momenti?
Una sequenza di istanti, guidati da una specifica esigenza e vissuti in costante connessione. Google li ha definiti in una successione di “io voglio”: io voglio sapere, io voglio andare, io voglio fare, io voglio comprare.

 

I micro momenti condizionano il processo decisionale del consumatore, quindi, hanno un valore inestimabile per le aziende.
Che si tratti di orientarsi nella scelta di un acquisto in store (82%), di trovare la soluzione ad un problema improvviso (62%), di fare progressi nel raggiungimento di un obiettivo a lungo termine o trovare nuove ispirazioni e idee (90%): tutto si ricerca utilizzando lo smartphone.

 

Per le aziende la nuova arena competitiva è cogliere l’opportunità di connettersi con i clienti quando questi sono online e pronti a effettuare una specifica azione.

 

“La situazione è semplice; in questi micro momenti o sei presente o sei assente, o coinvolgente o distaccato, o utile o inutile. I clienti si aspettano risposte precise, in tempo reale, adatte al dispositivo e al canale che stanno utilizzando.” avverte Google

 

Per il business questo significa una rivoluzione nell’accesso alle informazioni, nella scelta tra alternative di prodotto e nella definizione di loyalty ed engagement.
Pertanto è necessario identificare i momenti più significativi nella giornata del consumatore ed impostare una strategia di marketing digitale in grado di costruire una customer experience unica e di valore.