Accidentalmente diffusi i dati di 198 milioni di utenti statunitensi: probabilmente la più grande violazione della privacy mai avvenuta negli Stati Uniti.

 

Secondo i media USA siamo probabilmente di fronte alla più grande violazione di dati elettorali in USA: sono stati infatti diffusi accidentalmente dati personali e opinioni politiche di circa 198 milioni di cittadini statunitensi, pari ad oltre il 60% dell’intera popolazione americana. I dati erano in possesso di una società di marketing, la Deep Root Analytics, ingaggiata dal comitato repubblicano nazionale per la raccolta di dati sugli elettori.

 

Oltre ai dati personali (quali indirizzo, data di nascita e numeri di telefono) sono state diffuse anche le opinioni mostrate dagli utenti: pregiudizi etnici e politici, appartenenze a gruppi religiosi e prese di posizione su argomenti caldi come il controllo delle armi, l’aborto e le cellule staminali. Tutte informazioni recuperate da diverse fonti, come i social e i comitati di raccolta fondi per il partito.

 

“Ci prendiamo la completa responsabilità della situazione. Stando alle nostre informazioni, non pensiamo di essere stati hackerati”, ha commentato Alex Lundry, fondatore di Deep Root Analytics, assicurando come siano state prese tutte le contromisure necessarie per prevenire ulteriori accessi. I nomi dei file e gli elenchi mostrano come i dati dovevano essere utilizzati da organizzazioni politiche repubblicane con l’obiettivo di creare un profilo per ogni elettore, utilizzando i dati raccolti.